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Da Catanzaro a Leicester, il viaggio dei tifosi in onore di Ranieri

Circa 500 sostenitori calabresi hanno preso parte alla ‘macchinata ignorante’ di Calciatori Brutti e hanno raggiunto il King Power Stadium per omaggiare il tecnico che da calciatore scrisse le pagine più belle del club giallorosso.
A cura di Maurizio De Santis
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Ranieri con la sciarpa del Catanzaro ringrazia i tifosi calabresi
Ranieri con la sciarpa del Catanzaro ringrazia i tifosi calabresi

Dall'Italia, dal profondo Sud, fino all'Inghilterra. Da Catanzaro fino alle Midlands orientali: un giorno di viaggio e quasi tremila chilometri (2700) percorsi per raggiungere il King Power Stadium e unirsi alla festa per la vittoria delle ‘Volpi' allenate da Claudio Ranieri. In Calabria ancora ne ricordano le gesta quando indossava la maglia giallorossa: lui, il calciatore col maggior numero di presenze con la maglia delle ‘aquile' giallorosse. Due settimi posti in A, i gol di Palanca e un paio di stagioni da brivido: "Sì, quella squadra era come il Leicester", ha ammesso di recente il tecnico che da Testaccio – quartiere di Roma – s'è fatto strada contro ogni supponente pregiudizio sulla sua abilità di manager. Perfino Mourinho ha chinato il capo dinanzi a lui e gli ha reso omaggio.

Sabato sera, mescolati al tripudio di bandiere bianche e blu, c'era anche una pattuglia molto nutrita di sostenitori del Catanzaro: circa 500 ragazzi che hanno partecipato all'iniziativa di ‘Calciatori Brutti' e hanno preso parte al torpedone ("la macchinata ignorante") che ha li ha condotti Oltremanica per rendere onore al miracolo costruito da ‘Sir Claudio' e i suoi talenti: Vardy, il bomber operaio; Mahrez, ala micidiale; capitan Morgan e il gigante Huth; Kasper paratutto, figlio di Schmeichel che con lo United ha vinto tutto.

Il viaggio compiuto dai tifosi di Catanzaro fino a Leicester
Il viaggio compiuto dai tifosi di Catanzaro fino a Leicester

In quell'impianto traboccante di gioia, in festa e affascinato dalla voce del tenore, Bocelli, c'era anche uno spicchio colorato di giallo e rosso. A quei tifosi irriducibili Ranieri ha dedicato un saluto particolare avvicinandosi al settore dov'erano stipati: ha raccolto una sciarpa del Catanzaro lanciatagli dalla curva e l'ha mostrata con orgoglio davanti alle tv, concedendosi agli scatti dei fotografi. Ranieri non dimentica. Certi amori sono così, fanno giri immensi e poi ritornano. Anche in capo al mondo.

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