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Da Buffon a Tevez, la collezione di maglie di Paulo Dybala

L’attaccante argentino raccoglie le divise degli avversari e dei grandi calciatori. Tra tutte spiccano anche quelle di Klose (“è un onore averla, la indossa il goleador dei Mondiali”), Ozil, Biglia, Icardi e Rafa Marquez.
A cura di Maurizio De Santis
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Per i tifosi argentini è la ‘joya' (il gioiello), soprannome che s'è guadagnato grazie alle sue giocate e alle prodezze balistiche. A Palermo lo ribattezzarono ‘u picciriddu', il piccolino: arrivò ragazzino e poi è cresciuto in fretta. Paulo Dybala adesso è alla Juventus, Zamparini lo ha venduto nell'estate scorsa ai bianconeri incassando una cifra da top player, una quarantina di milioni tra soldi cash e bonus messi in conto. Italo-argentino, 22 anni a novembre, prima oppure seconda punta, può essere devastante come Aguero oppure fine ricamatore di assist come Pastore: è uno dei talenti che i bianconeri hanno scelto per rifondare/ringiovanire la squadra e piazzare le basi per il futuro. Cinque gol in stagione finora: 3 in campionato, 2 nelle Coppe. Assieme a Morata, golden boy giunto dalla ‘cantera' del Real Madrid, a Mandzukic e Zaza costituisce la batteria di prima linea a disposizione di Allegri. Duttile abbastanza da potersi adattare alle diverse esigenze tattiche del tecnico.

In Italia gioca dal 2012, a portarlo in Serie A furono i rosanero (89 presenze, 21 gol nel complesso) che lo hanno accolto, svezzato e poi lasciato che prendesse il volo ricavandone un bel gruzzolo di soldi. Dybala è alla quarta stagione nel campionato tricolore, la sua storia comincia con i colori biancorossi dell'Instituto Atlético Central Córdoba (società che milita nella seconda serie argentina) e arriva fino a un sogno chiamato Champions League che l'attaccante sta vivendo a occhi aperti. Ai microfoni di 2AngryMen Tv ha scelto di parlare di sé, raccontare aneddoti della propria carriera, svelando anche una passione particolare: collezionare maglie degli avversari. "Alcune sono qui con me in Italia – ha ammesso Dybala -. Altre le ho in Argentina".

Accomodato su un divano di casa srotola le casacche una alla volta. mostrando con orgoglio quella di Buffon ("uno dei migliori portieri al mondo") fino alla divisa di Tevez ("Carlitos è un attaccante fortissimo") e Klose ("è un onore averla, è quella di un goleador dei Mondiali"). Nel suo armadietto figurano anche le casacche di Gargano (ex Napoli, gli piaceva per il colore particolare blu-jeans), Rafa Marquez ("è uno dei più forti difensori", così definisce il centrale del Verona), Biglia, Iturbe (amico ma avversario che gioca nella Roma), Icardi e Paletta. "Sono tutti argentini come me". Già perché Paulo, oriundo per parte di nonna italiana, non ha avuto remore nello scegliere quale divisa indossare in caso di convocazione in nazionale, quella ‘albiceleste' della Seleccion. Assieme a Messi e a un'avventura da vivere tutta d'un fiato.

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