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Da Bergkamp a Pogba, gli affari d’oro di Mino Raiola

Il clamoroso colpo Pogba è solo l’ultimo in ordine di tempo messo a segno dal genio degli agenti Raiola che, nel corso della sua brillante carriera, è stato protagonista di roventi estati, caldissime trattative e sontuose commissioni.
A cura di Salvatore Parente
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Da cameriere nei ristoranti di famiglia a direttore sportivo dell’Haarlem fino a procuratore di successo, ripercorriamo le tappe dell’agente originario di Nocera Inferiore con gli affari simbolo della sua storia personale. Per tutti ormai è uno dei Signori assoluti del calciomercato con le sue procure milionarie, i suoi trucchi mediatici, le sue 7 lingue conosciute e le sue uscite in tackle su allenatori e dirigenti nemici dei suoi assistiti. Eppure, Mino Raiola, ora plenipotenziario del football, ha dovuto sudare non poco per risalire la china e da self-made man porsi al vertice delle trattative a livello internazionale.

IbraPogba

Dennis Bergkamp dall’Ajax all’Inter

Prima che il fuoriclasse degli agenti si decida a scrivere la sua biografia ufficiale quindi, procedendo in ordine cronologico, parliamo della sua straordinaria carriera con il suo primo grande affare, quello di Bergkamp e Wonk all’Inter nel 1993. A soli 26 anni Raiola compie con la sua voglia di studiare, conoscere ed imparare il suo primo grande affare siglando, prima ancora delle cessioni di questi due assi olandesi, un accordo col sindacato nazionale dei calciatori quale rappresentante dell’intero mercato dei giocatori della Eredivisie all’estero.

Bergkamp

Così, dopo aver tentato di avviare una joint venture col Napoli di Ferlaino (il presidente avrebbe acquistato l’Haarlem in modo da prelevare direttamente lì i calciatori promettenti), a Raiola arriva l’occasione, la prima, da cogliere al volo. All’Inter di Osvaldo Bagnoli interessavano sia Bergkamp che Jonk dall’Ajax gestiti in prima persona da Rob Jansen. Raiola subentra come traduttore e interprete con i dirigenti nerazzurri ed il gioco è fatto 18 miliardi di lire per l’attaccante, 10 per il centrocampista e inizia l’inarrestabile ascesa dell’agente italo-olandese.

L’affare Nedved, 77 miliardi di vecchie lire

Non tutti sanno che proprio dietro i trasferimenti italiani di Nedved alla Lazio prima ed alla Juventus poi, si cela la figura del giovane Raiola. E sì perché negli anni precedenti la grande esplosione dell’ala ceca, Raiola è stato uno dei primi a capire le doti del ragazzo strappando la procura al nativo di Cheb. Così, quando la compagine romana di Cragnotti chiamò, l’agente si fece trovare pronto concludendo l’affare con i biancocelesti nel 1996 prima di pilotare insieme con lo scaltro Moggi la sua cessione alla Juventus nel 2001 dietro pagamento di 77 sonanti miliardi delle vecchie lire.

Nedved

Ibra e Raiola, un amore vantaggioso

Ai tempi dell’Ajax il giornalista Thijs Slegers, amico di Ibrahimovic, fece da intermediario fra il bomber svedese ed il bomber degli agenti Raiola organizzando un incontro tra i due all’Hotel Okura di Amsterdam. I due si piacquero subito nonostante i modi non proprio “urbani” utilizzati dai protagonisti di questa vicenda: elegante e azzimato Ibra, in jeans e t-shirt Mino, con l’atteggiamento della star uno con la voglia di far sudare il campione l’altro. “Tu ti credi tanto figo, eh? Credi di potermi impressionare con il tuo orologio e la tua Porsche, ma non è così. Vuoi diventare il migliore del mondo? Con me dovrai dare il massimo”.

Ibra

Queste le parole che fecero nascere l’amore, sportivo s’intende, fra Ibra e Mino con un legame longevo che dura ancora e che portò più volte il procuratore ed il top player a ringraziare gli dei per quel binomio di successo. Dalla Juve all’Inter, dal Barcellona al Milan e poi al Psg ed al Manchester United gol a grappoli e ingaggi sontuosi hanno sempre fatto da sfondo a quel rapporto di lavoro trasformatosi in profonda amicizia.

Balotelli e Lukaku, la gestione d'oro delle punte

Uno dei capolavori di gestione dell’agente di origini italiane è stato di sicuro l’affaire Balotelli e la conduzione della carriera di Romelu Lukaku. Andando con ordine, l’attaccante italiano dopo i disastrosi mondiali del 2014 e la pessima reputazione che era riuscito a costruirsi nella precedente avventura di Manchester ha avuto una grossa mano dal proprio agente che fu in grado di piazzarlo, a 6 milioni, dicasi 6 milioni di euro di ingaggio al Liverpool.

Balo

Per il belga, invece, Raiola è riuscito ad incassare nelle cessioni del ragazzo dall’Anderlecht al Chelsea e dai Blues all’Everton più volte la propria commissione nel giro di 3 anni con i Toffees che, per un ragazzo non ancora al top della sua parabola personale, hanno speso ben 35 milioni di euro (record per la compagine di Liverpool).

Paul Pogba, l’uomo da 110 milioni

Il colpo che più di tutti ha avuto una vasta eco nel mondo del calco è stato di sicuro il recente trasferimento di Pogba al Manchester United. L’acquisto più costoso della storia del calcio, infatti, porta con sé anche le commissioni più redditizie con l’ex numero 6 bianconero che, tornando a Old Trafford dopo 5 anni per 110 milioni di euro, di cui “solo” 72 nelle casse della Juventus, ha garantito a Raiola circa 35 milioni. Una cifra monstre mai vista a favore di un agente-mediatore e che l’ha eletto simbolicamente principe del mercato 2016, e forse di molti altri a venire, fino a quando una analoga trattativa non sia capace di toccare le vette rappresentate dai soldi investiti pochi mesi fa dai Red Devils.

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