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Da Batistuta a Higuain: metti un “9” argentino a Wembley

Sarebbe davvero singolare vedere un altro argentino con la maglia numero 9 di una squadra italiana zittire lo stadio più importante d’Inghilterra a distanza di vent’anni: riuscirà il Pipita a emulare Batigol?
A cura di Vito Lamorte
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Wembley non uno era stadio ma un'opera architettonica. La vecchia struttura dell'impianto britannico, il cui emblema erano le due enormi e magnifiche torri che delimitavano l'ingresso alla North Stand, ha sempre portato un fascino che dopo la demolizione del 2003 e la nuova inaugurazione del 2007 si è afflosciato. Come se tutto quello che fosse capitato prima sul quel terreno di gioco non fosse mai esistito. Se della storia del vecchio Wembley portiamo in memoria i goal di Capello e Zola con la maglia azzurra o la vittoria del Milan sul Benfica in Coppa dei Campioni e quella del Parma in Coppa delle Coppe sull'Anversa, tutto ciò che è lega al calcio italiano il Wembley Stadium è la tripletta di Giampaolo Pazzini, nella gara amichevole di inaugurazione dell'impianto tra le nazionali Under 21 di Italia e Inghilterra.

Higuain emulerà Batistuta?

La prossima italiana a calcare il terreno di gioco dello stadio di proprietà della FA sarà la Juventus che incontrerà a domicilio il Tottenham nella gara di ritorno degli ottavi di Champions League:  l'incontro sarà fondamentale e servirà una vittoria per blindare il prosieguo del cammino dei bianconeri di Massimiliano Allegri. Per certi versi sembra la stessa situazione in cui si trovava la Fiorentina nella stagione 1999/2000 quando si trovò di fronte all'ostacolo Arsenal alla penultima giornata del primo girone della massima competizione europea (all'epoca ce n'erano due) e si presentò a Wembley, scelto al posto di Highbury come teatro della partita, per cercare una vittoria che le avrebbe garantito quasi certamente la qualificazione.

Dopo una gara sofferta e giocata con grande orgoglio e personalità è arrivata la zampata del campione: al minuto 74 Firicano ha sradicato il pallone dai piedi di Vieira e lo ha consegnato a Chiesa che ha fatto proseguire Heinrich in percussione centrale. Il tedesco ha scaricato sulla destra per Gabriel Omar Batistuta che ha dribblato Winterburn e ha fulminato Seaman con un siluro che si è infilato al incrocio dei pali opposto. Una gioia incontenibile per gli uomini in campo e sugli spalti che è esplosa, definitivamente, al triplice fischio con il centravanti argentino che aveva appena fatto cadere un totem del calcio europeo e portato al turno successivo della massima competizione europea la Viola dopo tantissimi anni.

Uno dei protagonisti più attesi è, sicuramente, Gonzalo Higuain: il centravanti argentino della Juventus è atteso da una prova importante e di grande responsabilità contro il Tottenham vista la doppietta dell'andata e il rigore sbagliato che poteva mettere la situazione "qualificazione" su altri binari. Prima dell'infortunio contro il Torino il Pipita era l'uomo più in forma della Juventus ma per una gara cruciale come quella di Wembley non potrà stare fuori viste le cifre nelle ultime apparizioni europee: quattro reti nelle sue ultime quattro presenze nella fase a eliminazione diretta di Champions League, il doppio di quelli realizzati nelle precedenti 24, e in tanti sono curiosi di vedere se riuscirà a emulare Batistuta e gelerà gli animi dei tifosi inglesi che accorreranno a Wembley.

Sono stati fatti tantissimi paragoni tra Batigol e gli attaccanti argentini che sono arrivati dopo di lui ma nessuno ha retto questa similitudine a causa della forza e della cattiveria che il puntero di Avellaneda metteva in ogni cm di campo a differenza dei suoi successori: questa precisazione vale perché non si vogliono paragonare, per nessun motivo, i due calciatori ma sarebbe davvero singolare vedere un altro argentino con la maglia numero 9 di una squadra italiana zittire lo stadio più importante d'Inghilterra a distanza di vent'anni.

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