Da Andrè Silva a Gaspar, gli ‘scaldapanchina’ di A non ceduti a gennaio
Pochi giorni alla chiusura della sessione di mercato di gennaio ed è già tempo di bilanci. Tante le squadre che si sono mosse per cercare di rimpinguare al meglio la rosa a disposizione dell’allenatore al fine di raggiungere gli obiettivi finali, tante invece, si sono accontentate della risorse messe a disposizione dalla società in estate. Ecco, proprio il mercato estivo però, che in Italia ha fatto registrare un boom di ascolti tali da essere equiparati alla finale del Festival di Sanremo, soprattutto per quanto riguarda i grandi club, non è stato poi così scoppiettante.
Pochi colpi e soltanto la gioia da parte di qualcuno di aver concluso alcune operazioni in anticipo prima della chiusura del mese di giugno. In estate però sono arrivati soprattutto tanti calciatori che avrebbero dovuto far compiere il tanto sperato salto di qualità a diversi club. Si sono però rivelati dei ‘bidoni’ della Serie A che ad oggi sono rimasti a scaldare le panchine e guardare i compagni e non sono stati ceduti a gennaio. Il club crede ancora in loro? Vorranno ancora giocarsi le proprie carte? Questo è tutto da vedere, ma andiamo a vedere nell’ordine di chi si tratta.
Andrè Silva leader della categoria
Ormai gli fischieranno le orecchie ogni per quante persone continuano a parlare di lui come una delle più grandi delusioni di questa prima parte di campionato. Già, perchè Andrè Silva è sicuramente il leader di questa categoria. Arrivato in estate dal Porto al Milan per la cifra monstre di 38 milioni di euro, il centravanti portoghese, sia con Montella in panchina che con Gattuso adesso, non è stato praticamente mai utilizzato in Serie A salvo qualche sporadica apparizione nei minuti finali o le 4 partite giocate dal primo minuto.
L’ultima, quella col Torino, è coincisa addirittura con l’esonero di Montella. Nel corso delle ultime settimane, sembrava davvero molto vicino all’Everton che aveva chiesto la disponibilità di un prestito al Milan che però ha fatto sapere di non volersi sedere a nessun tavolo che non parli di acquisti a titolo definitivo per gli stessi 38 milioni di euro spesi in estate dai rossoneri. E così Mirabelli ora se lo tiene stretto. Almeno fino a giugno. Poi si vedrà.
Cercasi sistemazione per Dalbert
E se Andrè Silva può almeno avere l’attenuante di essere stato preferito a Kalinic o ad un giovane di buona prospettiva come Cutrone, all’Inter non si può dire lo stesso di Dalbert. Arrivato in estate dal Nizza dopo una trattativa lunga quanto una telenovela, è arrivato a Milano con la fama di chi avrebbe dovuto fare le veci del terzino sinistro puro ed efficace che i neroazzurri forse non vedono dai tempi di Chivu (che nasceva anche come centrale).
Già, perchè il brasiliano, nelle 11 presenze in Serie A che gli ha concesso Spalletti non è mai riuscito a fare meglio dei vari Santon e Nagatomo che gli sono stati preferiti lungo l’out mancino. Due calciatori, l’ex baby pupillo di Mourinho e il giapponese, che in estate sarebbero dovuti partire quasi sicuramente e che invece sono stati tenuti dall’ex tecnico della Roma proprio perchè non convinto dallo stesso Dalbert. A gennaio è rimasto, ma nessuno l’ha corteggiato. Oltre al danno, anche la beffa.
Bruno Gaspar flop Fiorentina
Nell’estate calda e pazzesca della Fiorentina, vissuta fra gli addii dei tanti senatori come Rodriguez, Borja Valero e Kalinic, a salutare i Viola, proprio negli ultimi giorni di mercato, è stato Tomovic che ha preferito il Chievo piuttosto che continuare in Toscana dopo molti anni. In quel ruolo è arrivato un certo Bruno Gaspar. Tanto atteso questo ruolo dai tifosi della ‘Fiesole’ che però sono rimasti nuovamente delusi dopo averlo visto in campo in questa prima parte di stagione. L’ex Vitoria Guimaraes, è stato impiegato 9 volte in Serie A e come inizio non è stato neanche male.
Due assist contro Sampdoria e Verona prima di finire in panchina. Un gioco troppo offensivo e poca affinità con i recuperi in fase difensiva, hanno infatti convinto, dopo qualche partita Pioli, a rivedere l’assetto della difesa preferendo in quel ruolo un Laurini che si è trovato un posto da titolare dopo essere arrivato da Empoli magari solo con la convinzione di dover fare una sgambata nelle partite di Coppa Italia. Il portoghese oggi, può essere già giudicato un flop dell’estate e non venduto a gennaio.
Hector Moreno misterioso difensore a Roma
Ci perdoneranno i tifosi della Roma che ancora oggi non hanno poi così chiara l’intenzione della società giallorossa in vista del futuro dopo quello che si sta ascoltando in questi giorni concitati. Dzeko va via? Dzeko rimane? Sono queste le domande che si pongono nella capitale i tifosi della lupa che nel frattempo si sono già dovuti rassegnare almeno alla cessione di Emerson Palmieri al Chelsea. Proprio ai ‘Blues’ potrebbe finire in queste ore anche il bosniaco che però non sembra essere felice della proposta contrattuale del club di Conte.
E pensare che comunque la squadra in estate era stata anche rinforzata, specie in difesa, dove sono arrivati sia Karsdorp, visto solo contro il Crotone prima di infortunarsi di nuovo e soprattutto Hector Moreno. Il messicano, è finito come seconda scelta in difesa dopo Fazio e Manolas, anche il generoso Juan Jesus lo precede. In un clima di cessioni o presunte tali, con la Cina che continua a premere anche su Nainggolan, cedere Hector Moreno, ad oggi, forse sarebbe stata l’unica scelta sensata del club di Pallotta.
L’Atalanta si tiene ancora Orsolini
Non è mancanza di fiducia e neanche un giudizio negativo nei suoi confronti. Ma forse, l’acquisto di Orsolini da parte dell’Atalanta, ci aspettavamo potesse avere dei risvolti molto più positivi di quelli attuali. L’attaccante passato in estate in prestito dalla Juventus ai bergamaschi, non ha praticamente mai giocato. Un totale di 118 minuti racchiuse in 8 presenze, sono davvero poche per un calciatore che era arrivato alla corte di Gasperini con la fama di uno che nell’ultimo Mondiale Under 20 per poco non riusciva a compiere il miracolo grazie ai suoi gol.
Attaccante di grande prospettiva, avrebbe potuto scegliere, a gennaio, di andare a fare minutaggio anche in Serie B, proprio come ha fatto Vido, finito al Cittadella. Ma il club della ‘Dea’, ha preferito tenerlo. Ma fra Coppa Italia, Europa League e campionato, la sensazione, con Cornelius e Petagna davanti, è che lo vedremo davvero poco. Nel frattempo però, dopo i tanti rumors che avevano visto il Psv molto interessato al calciatore, il colpo decisivo potrebbe sferrarlo il Bologna proprio in questo rush finale di mercato. Staremo a vedere.