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Cutrone, bomber della Primavera sulle orme di Van Persie che fa sognare il Milan

Patrick Cutrone è a un passo dalla prima squadra di Montella. Fra un periodo di recente forma straordinario e il sogno di esordire in A ecco cinque cose da sapere sul talento di Como.
A cura di Salvatore Parente
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Nelle ultime settimane il talento lombardo è balzato agli onori della cronaca più per un episodio spiacevole che per le sue sterminate doti tecniche ed atletiche. Al termine di un Napoli-Milan, infatti, il ragazzo, a causa di un’eccessiva esultanza verso la tribuna avversaria, ha scatenato un parapiglia generale in mezzo al campo, per fortuna, senza conseguenze. Un gesto istintivo, non proprio eccezionale ma che sottolinea la personalità di un giovane pronto a lanciare il guanto di sfida al calcio che conta provando ad affacciarsi finalmente in prima squadra. Nell’anno della sua decisiva consacrazione, dunque, vediamo 5 curiosità sul talento comasco.

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Milan, il club che ha sempre puntato su di lui

Nato a Como, il numero 9 meneghino ha cominciato a muovere i suoi primi passi nel mondo del pallone quando era nella squadra di calcio a 5 della Paradiense, una piccola realtà locale monitorata dagli osservatori del Milan. Ed è proprio all'età di 7 anni che arriva la svolta. Cutrone, infatti, vince la palma come miglior goleador del torneo "Mascatelli" mettendosi ancora di più in evidenza, tanto che il Milan non esitò oltre, e non volle farsi sfuggire questo ragazzo che incantava per la sua incredibile capacità di fare gol (circa 80 in 1 anno) e per la sua maturità come se avesse già due o tre anni in più rispetto alla sua naturale età.

Mauro Bianchessi capo scout che ha avuto il merito di scoprire altri talenti portati poi al Milan, convocò la famiglia al centro sportivo "Vismara" e, nonostante i dubbi del padre di Patrick che credeva che il figlio non fosse ancora pronto per il Milan, fu convinto dalla forte determinazione dei rossoneri di voler puntare su di lui per il futuro facendolo crescere e migliorandolo sotto ogni punto di vista, tecnico ed umano.

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Un bomber abituato ai gol pesanti

Di questo ragazzo poi si inizia a parlare seriamente come uno dei migliori talenti del calcio giovanile italiano nel 2012, quando impressiona spettatori e addetti ai lavori nel torneo “Gaetano Scirea” nel quale il classe '98 trascina il Milan in finale, poi persa contro i canterani del Barcellona, nonostante la sua doppietta. Nella stagione successiva arriva la sua prima convocazione nella Nazionale Under 15 di Antonio Rocca con la quale nel marzo 2013, dopo aver realizzato una tripletta contro la Germania, Patrick si aggiudica il titolo di capocannoniere del prestigioso Torneo Internazionale Memorial "Bruno De Marchi" dimostrando di essere un cannoniere prolifico specie nelle partite più dure, difficili ed attese. La storia con la maglia azzurra continua tuttora con uno bottino che recita, fra Under 15, 16, 17, 18 e 19, 31 reti in 57 partite.

Scheda anagrafica di Cutrone (fonte transfermarkt.com)
Scheda anagrafica di Cutrone (fonte transfermarkt.com)

Il momento di Patrick: 9 reti nelle ultime 9

22 presenze, 20 gol, 3 assist e 1 segnatura ogni 97 minuti. Questo l’incredibile score di Patrick Cutrone, attuale bomber della Primavera del club rossonero che, secondo nella classifica marcatori del Girone A alle spalle del laziale Rossi a quota 20, si candida seriamente ad entrare di diritto nel giro della prima squadra in piena sintonia con il progetto tutto italiano messo in preventivo da Fassone e dalla nuova proprietà cinese. Una candidatura spontanea che nasce oltre che dalla sua incredibile forza e dalle sue qualità tecniche, anche da un trend convincente negli ultimi mesi che ha portato alla compagine di mister Nava 9 gol in 9 partite e ben due doppiette rispettivamente contro Hellas Verona e Spezia.

Rendimento di Cutrone nella stagione attuale (fonte transfermarkt.com)
Rendimento di Cutrone nella stagione attuale (fonte transfermarkt.com)

La chiamata di Montella nella sua idea di Milan futuro

Quando durante la sessione di mercato invernale fu ceduto Luiz Adriano all’estero, la società rossonera, in accordo con il tecnico Vincenzo Montella, ha deciso che a recitare il ruolo di terza scelta alle spalle di Bacca e Lapadula, fosse proprio il classe 1998 Patrick Cutrone. Il giovane bomber rossonero, infatti, ha colpito fin da subito l’’ex “aeroplanino” convinto da quella folle incoscienza sotto porta di quel ragazzo che cerca il gol da ogni posizione e in qualunque modo. Un elemento che ricorda molto, per fisicità e senso del gol, quell’Andrea Petagna, altro grande talento della Primavera Milan che è stato però ceduto all’Atalanta con troppa velocità e che oggi rappresenta un grande rimpianto.

Il 18enne centravanti anche solo allenandosi coi "grandi" potrà imparare molto anche perché, negli ultimi anni, la sua crescita, l’ha portato a vestire i panni del protagonista nelle varie Nazionali minori, in coppia con un altro giovane talento come Scamacca del Sassuolo, fresco vincitore del Torneo di Viareggio. Un’esperienza di questo tipo dunque, sarà certamente utile al talentino di Como. Cutrone è il futuro del Milan, ed una possibile partenza di Bacca il prossimo anno, al netto della presenza di Lapadula, potrebbe spalancargli le porte della prima squadra in modo tale da potersi giocare al meglio le proprie chance.

Cutrone un predestinato del gol

Sempre Mauro Bianchessi parlando di lui ha dichiarato: “Ha avuto sempre, fin da bambino, una naturale predisposizione al gol”. Ed è questa, in sostanza, la caratteristica principe di un ragazzo che, indifferentemente, da prima o seconda punta, sa solo segnare. 42 reti in 65 presenze col Milan Primavera, infatti, rappresentano il biglietto da visita perfetto per il classe ‘98 che, grazie alla sua ottima tecnica, al suo tiro preciso, al suo dribbling, alla sua velocità ed alla sua potenza, dimostra di esser pronto e maturo per un’occasione coi grandi. Un’occasione che non tarderà ad arrivare specie per le somiglianze in campo con grandi del calcio come i vari Destro, Petagna ma soprattutto Van Persie (suo idolo) e Benzema. Insomma, il talento c’è, il tempo e la classe pure, il Milan può gioire.

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