Curva Sud chiusa, Pallotta: “Tutta colpa di pochi idioti”
Il Giudice Sportivo ha deciso di punire la Curva Sud della Roma con una giornata di squalifica che sarà scontata nel match del 19 aprile contro l'Atalanta. Il settore più caldo del tifo giallorosso paga le conseguenze degli striscioni contro la madre di Ciro Esposito, Antonella Leardi, durante l'ultimo match di campionato tra Roma e Napoli e i cori contro i tifosi azzurri. Un provvedimento che non è piaciuto al presidente della Roma James Pallotta che, dopo aver condannato duramente quell'episodio, ha voluto contattare telefonicamente Antonella Leardi. Il numero uno del club capitolino ai microfoni di Roma Radio non ha usato mezzi termini per commentare la squalifica della curva giallorossa:
Siamo molto delusi dalla decisione che è stata presa. Stiamo subendo delle conseguenze negative come società a causa del comportamento di poche stupide persone. Non è giusto essere puniti per pochi idioti del c***o che frequentano la Curva Sud. In Italia è arrivato il momento di cambiare queste cose, speriamo sia arrivato il momento giusto. Come società non abbiamo il potere di poter intervenire allo stadio coi nostri steward quando ci sono episodi del genere. E' una situazione ingiusta nei confronti dei tifosi della Roma e di tutti i tifosi che vogliono andare allo stadio. Sono sicuro che i tifosi della Roma sono stanchi di questi idioti, bisogna farli smettere. Ripeto, come società abbiamo intenzione di fare qualcosa, e spero che non saremo soli in questo senso.
Parole che aprono alla possibilità da parte della dirigenza della Roma di presentare un ricorso contro la decisione del Giudice Sportivo. Nel frattempo però Pallotta vuole anche combattere la violenza e il razzismo negli stadi e fuori e a tal proposito donerà una notevole somma di denaro alla fondazione giallorossa che si occupa delle attività benefiche: "Adesso ho intenzione di donare circa 1 milione di euro a RomaCares per continuare in questo modo a cercare di combattere sia il razzismo che la violenza. Al momento non ho altro da aggiungere".
