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Cuore Juventus, batte l’Olympiakos e riapre i giochi per la qualificazione

Dopo la sconfitta rimediata in Grecia, i bianconeri hanno sconfitto l’Olympiakos al termine di una gara difficile e vibrante. Dopo la magia di Pirlo, e l’autogol del portiere avversario, decisiva la zampata di Paul Pogba. Nel finale Vidal si fa parare il rigore del 4 a 2.
A cura di Alberto Pucci
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La Torino bianconera canta sotto la pioggia, scaccia i fantasmi di una quasi certa eliminazione e si gode l'importante vittoria contro i greci dell'Olympiakos. Serviva una partita da Juventus "vera", nella notte che avrebbe potuto decidere le sorti del gruppo A. Con qualche patema d'animo di troppo, per fortuna, i campioni d'Italia hanno saputo gettare il cuore oltre l'ostacolo e raddrizzare una gara che si era messa male a mezzora dal triplice fischio finale. Grazie a questi tre punti, Allegri può continuare a sorridere e a lavorare per quelli che saranno i prossimi impegni: importanti e decisivi, come quello di questa sera contro la formazione ellenica. Sotto il diluvio di Torino, il tecnico ha ritrovato il fosforo di Andrea Pirlo, parso in affanno nelle ultime uscite, e quella dose di fortuna che, spesso in Europa, gli aveva voltato le spalle. Alcuni protagonisti sono mancati, ma l'importante era il risultato. Il terreno viscido dello "Stadium", non ha infatti favorito la tecnica di Vidal e Pogba (comunque decisivo), così come è mancata la precisione di Tevez e, soprattutto, quella di Morata, sottotono rispetto alla gara di Empoli e sostituito nella ripresa da Llorente: giocatore fondamentale nell'assalto bianconero che, nel finale, poteva anche generare un risultato più rotondo, se solo Vidal non si fosse fatto parare il calcio di rigore al 94esimo.

Pirlo illude, Pogba la chiude – L'inizio della gara juventina è stato d'applausi. I primi venti minuti della squadra di Allegri sono stati un concentrato di grinta, velocità e voglia di vincere che ha costretto gli avversari a rinchiudersi nella propria meta campo a difesa dell'area di rigore di Roberto. Il portiere dell'Olympiakos, che all'andata parò di tutto, crollava al ventesimo grazie all'ennesima punizione vincente di Andrea Pirlo. Il talento bresciano, alla sua 100esima partita in Champions League, copiava ed incollava la prodezza vincente di Empoli, facendo esplodere di gioia lo "Juventus Stadium". Euforia collettiva che, però, durava soltanto tre minuti, per colpa del pareggio di Botia: bravo, su un calcio d'angolo, a sfuggire alla guardia di Chiellini e battere Buffon di testa. Il gol del pari regalava coraggio ai greci e un po' di timore alla Juventus che, alla mezzora e al 44esimo, andava vicina al gol del 2 a 1 con una clamorosa occasione sprecata da Morata e con una conclusione di poco fuori di Pogba. Nella ripresa i bianconeri hanno cercato la vittoria a tutti i costi, soprattutto dopo il gol di Ndinga che, al 15esimo del secondo tempo, gelava l'intero stadio con un colpo di testa perfetto. Con il cuore in gola, e la paura di scivolare fuori dall'Europa che conta, la Juventus ha prima trovato il pari con un po' di fortuna (decisivo Llorente con un colpo di testa) e, sessanta secondi dopo, la rete del 3 a 2 con un destro violento di Pogba: gol che ha fatto scendere i titoli di coda sulla terza partita continentale della Juventus.

Corsa tricolore – Il prossimo impegno della Juventus di Allegri, dopo la vittoria di Champions League, sarà contro il ritrovato Parma di Roberto Donadoni. Dopo aver riconquistato la vetta solitaria della classifica, la vecchia signora cercherà di sfruttare il serbatoio pieno (d'entusiasmo) per saltare l'ostacolo emiliano e tener ancora alle spalle la Roma di Rudi Garcia. Quella contro i gialloblu, sarà una tappa importante per il campionato bianconero. Mantenere i rivali giallorossi a meno tre punti, prima dello stop per le gare delle nazionali e prima del ciclo di ferro che, nelle prossime settimane, aspetta la "madama" del calcio italiano (Lazio, Malmoe, Torino, Fiorentina e Sampdoria), potrebbe risultare fondamentale per arrivare alla possibile sfida decisiva contro l'Atletico Madrid, con testa e gambe nelle migliori condizioni. Il destino del cammino bianconero, infatti, potrebbe decidersi proprio all'ultima giornata contro i "Colchoneros" di Diego Simeone e Massimiliano Allegri non potrà permettersi di arrivare ai novanta minuti decisivi, con le eventuali "scorie" di un campionato particolarmente impegnativo.

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