Cucchiaio alla Totti, la Roma è magica a Manchester (1-1)
Otto chilometri? No, anni luce. Tanta è la distanza tra la Roma dell'Old Trafford, quella che nell'aprile del 2007 prese sette gol, e quella vista all'Etihad Stadium. A sole 4,5 miglia di distanza, la "lupa" giallorossa si è presa una grande rivincita, cancellando in un sol colpo quella triste serata di Champions League che il protagonista di quella sconfitta, il povero Luciano Spalletti, ricorda ancora nelle sue notti insonni. La splendida affermazione in terra inglese, ha dimostrato due cose: primo, la larga vittoria contro i russi del Cska non è stata un caso. Secondo, la qualificazione agli ottavi, a meno di un suicidio, sembra alla portata dell'undici romanista. Il prossimo 21 ottobre, ci sarà il secondo temibile esame per la Roma: quello di tedesco. Passato a pieni voti quello inglese, servirà un'impresa anche contro il Bayern Monaco di Pep Guardiola. Questa Roma, però, ha dimostrato stasera di potersela giocare con tutti e, grazie alla spinta dell'Olimpico, anche di poter annullare l'eventuale "gap" contro squadroni più blasonati.
Carattere giallorosso – Il primo tempo della Roma, deve esser preso ad esempio e raccontato ai nipotini. Dopo anni di schiaffoni, l'Italia del calcio ha rialzato la testa grazie al gioco della squadra di Rudi Garcia. Raramente, in questi ultimi anni, si è vista una formazione italiana giocare da protagonista in uno stadio inglese e contro formazioni dal pedigree del Manchester City. Sotto di un gol, al quarto minuto, dopo la prima rete del "Kun" Aguero contro una squadra italiana, la Roma ha saputo reagire da grande squadra, mettendo all'angolo i campioni d'Inghilterra e lasciando a bocca aperta i molti tifosi giunti dalla Capitale. Una reazione di carattere e personalità, quella dei ragazzi di Rudi Garcia. Una prima frazione di gioco che ha visto, nel vorticoso ritmo messo in campo dai ventidue, Maicon e Gervinho andare a nozze. In mezzo al campo, la battaglia tipicamente "british" ha trovato in Nainggolan un protagonista principale e nel fosforo di Pjanic un valore aggiunto, per il quale pagare una maggiorazione sul biglietto d'ingresso allo stadio. Sopra a tutti, infine, l'eterno fenomeno Francesco Totti. Il Capitano, autore di un gol bellissimo e nato da una verticalizzazione Keita-Nainggolan, ha aggiunto alla sua già grande collezione di "perle", lo "scavetto" con il quale ha beffato Hart e mandato in visibilio la panchina romanista. Un gol che entra nella leggenda e che distrugge il record di Ryan Giggs: fino ad oggi, il marcatore più "anziano" della Champions League.
Esame di italiano – La seconda parte di gara, aperta con una doppia occasione per la Roma, ha confermato ciò che si era visto nei primi 45 minuti. Totti e compagni hanno interpretato lo stesso spartito del primo tempo: grande agonismo, velocità di manovra e una difesa che ha saputo difendersi con il coltello tra i denti. Con i "Citizens" all'arrembaggio, i giallorossi hanno badato a non buttar via il prezioso gol di Totti, agendo in contropiede e mettendo paura alla statica retroguardia avversaria con ripartenze letali. Quello conquistato in Inghilterra, è un pareggio che vale come una vittoria e che darà ulteriore spinta emotiva in vista della super sfida di Torino. Dopo la gioia continentale, infatti, la Roma è attesa dal match dello "Juventus Stadium": primo spartiacque del campionato giallorosso, sulla strada che porta al tricolore. Tra qualche ora, Rudi Garcia e i suoi ragazzi si metteranno davanti alla televisione per scoprire i punti deboli della vecchia signora juventina che, coincidenza vuole, avrà un giorno in meno di riposo rispetto ai giocatori della Roma. I novanta minuti dell'Etihad Stadium, hanno dimostrato quanto sia fondamentale nel calcio moderno, saper coniugare qualità ad un gioco aggressivo e veloce. Armi che, fino a qualche mese fa, erano un prerogativa esclusiva della Juventus dominatrice dell'ultimo triennio: la stessa che, domenica pomeriggio, proverà a mettere un freno all'entusiasmo giallorosso.