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Crollo delle inglesi, delusione spagnola. L’Europa parla tedesco: 3 vittorie su 3

Champions amara per le squadre della Premier, tra cui si salva solo lo United. Benino le spagnole con il Real che però crolla a Dortmund. Tra le francesi l’unico acuto è del Psg mentre la Germania festeggia solo vittorie e si presenta come la nazione da battere per la vittoria finale.
A cura di Alessio Pediglieri
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europa parla tedesco

Delle due italiane e della loro due giorni ‘horribilis' in Champions League si è visto (e detto) di tutto. Calcare il dito su una ferita aperta non sembra il caso anche perchè tra martedì e mercoledì c'è chi ha dimostrato di non star molto meglio rispetto al nostro calcio attuale. Stiamo parlando dell'Inghilterra che è uscita dal terzo turno di Champions con le ossa rotte, contando tre sconfitte e una sola vittoria; della Spagna che ha fatto certamente meglio ma che ha faticato moltissimo e che, nell'unica vera sfida difficile, ha chinato il capo a Dortmund; della Francia, salvata solamente dal solito Psg.
Insomma, da queste ultime gare di Champions si è capita una cosa: che l'Europa parla sempre più tedesco. Sono le tre squadre della Bundesliga, infatti, a poter brindare il ‘filotto' con tre successi in altrettante partite.

“ E adesso ci serve un vero miracolo ”
Roberto Mancini
C'era una volta la Premier – Le compagini del Regno Unito sono state le più tartassate in Europa confermando una lenta involuzione che ne potrebbe determinare, in negativo, il proseguo in Champions. Solamente il Manchester United nella serata di martedì è riuscito ad ottenere la vittoria, ma anche in questo caso i ‘diavoli' di Fergusson hanno dovuto sudare le proverbiali sette camicie. In svantaggio all'Old Trafford per 2-0 contro il modesto Braga che già eliminò ai preliminari l'Udinese.
Solamente nella ripresa è riuscito nell'impresa finale di imporsi per 3-2 salvando risultato e classifica. Ma al di là della vittoria, resta nulla o poco di davvero positivo. Le difficoltà nell'entrare in partita, l'incapacità di gestire anche tatticamente l'avversario sono stati i talloni d'Achille di una formazione che – sulla carta – vorrebbe giocarsi la vittoria finale di maggio.
Troppo poco così come è capitato alle altre tre rappresentanti della Premier League alle quali è andata addirittura peggio.
L'Arsenal è stato battuto da un ottimo Schalke04 che ha sbancato Londra imponendosi per risultato finale e gioco espresso. Nulla di eccezionale ma quanto bastava per fermare sul nascere le velleità dei ragazzi di un sempre meno convincente Wenger. In trasferta sono crollate anche il Chelsea e il Manchester in due tonfi che hanno fatto ancor più clamore. I Blues campioni uscenti hanno ricevuto una severa lezione di calcio da parte di Lucescu e di uno Shakthar che oggi guarda tutti (Juventus e Chelsea) dall'alto del primato solitario in classifica dopo tre giornate con 2 vittorie e un pareggio. Il Chelsea, dal canto suo ha fatto ben poco, subendo gli avversari e provando a reagire solamente a risultato compromesso.
Peggio, però, ha combinato il City di Mancini reduce da un sonoro scivolone per 3-1 con l'Ajax dei giovani lanceri che avrebbero potuto anche dilagare.
Adesso per i Gunners si giocherà solamente per il secondo posto con lo Schalke sempre più primo, per il City ultimo nel proprio girone si spera solamente in un miracolo mentre per i campioni uscenti del Chelsea sarà determinante il match a Londra contro lo Shakthar del 6 novembre a Manchester.

“ Abbiamo solo perso una partita, in un girone complicato ”
Josè Mourinho
Il Barça trema, il Real crolla – E' andata meglio alla Spagna che, guardando sulla carta i risultati non può lamentarsi di 3 vittorie su 4 incontri. Bene il Valencia, non soltanto per la vittoria esterna che ha ridimensionato il Bate conquistando la seconda vittoria consecutiva in Champions dopo lo scivolone di Monaco. Bene anche il Malaga che fa tre su tre, dominando il girone del Milan, vincendo la prima sfida diretta con i rossoneri per il primo posto nel girone, confermandosi una squadra in salute e in forma malgrado le vicissitudini estive con l'abbandono della società da parte della ricca dirigenza araba.
Male, però, le due big di Spagna il Barcellona e il Real Madrid.
E' vero, gli azulgrana hanno vinto il proprio match al Camp Nou contro il Celtic. Ma non è tutto oro ciò che riluce se il successo è arrivato solamente al novantesimo e contro gli scozzesi, cinici e perfetti ma anche più scarsi tecnicamente, si è rischiata fino alla fine la figuraccia casalinga, tremando più del dovuto in difesa vero punto debole della formazione di Vilanova.
E poi il Real Madrid di Mourinho che è uscito sconfitto nella vera e unica sfida delicata del turno, con la trasferta di Dortmund rivelatasi l'ennesimo, annunciato, disastro. 2-1 per il Borussia campione di Germania e Merengues che ritornano in Spagna con l'ennesima partita persa in terra tedesca dove non vincono da 11 anni. Un Real che ha saputo reagire con Cr7 (capocannoniere del torneo con 5 gol) ma che è crollato davanti alla più convincente prova degli uomini di Klopp che ha rifilato una lezione tattica allo Special One.

“ Potevo segnare anche 3-4 gol ma l'importante è vincere ”
Zlatan Ibrahimovic
Sua Maestà Psg – E la Francia? Altro ko generale tolto il Psg di SuperIbra ancora decisivo nella sfida di ieri sera che ha permesso ai parigini di vincere il secondo match di Champions nel girone A dominato dall'infallibile Porto. Per il Montpellier e il Lille solamente amarezze, targate Olympiacos e Bayern Monaco, risorto in Europa dopo aver mietuto nuovi record in Bundesliga. E proprio la lingua del campionato tedesco sembra parlare sempre più la Champions League.
Le formazioni tedesche hanno vinto tre incontri su tre e non di facile risoluzione. Il Bayern Monaco andava a Lille, dopo aver preso una incredibile lezione dal piccolo Bate Borisov e dalla Francia è tornato con tre punti scaccia crisi grazie al rigore di Muller. Lo Schalke si presentava addirittura nella tana dell'Arsenal e ne uscito con la gloria di chi sa di aver disputato la gara perfetta: 0-2 e 7 punti nel girone dove resta imbattuto e ad un passo dalla qualificazione. Il Dortmund è stato da applausi nel big-match del terzo turno battendo i campioni di Spagna capitanati da Mourinho. 2-1 il finale di un match che i tedeschi hanno sempre gestito e a tratti dominato.
Una conferma, dunque, di ciò che si dice da alcuni mesi della Bundesliga dove si gioca un calcio fresco, vincente, sano. Fatto di club con i bilanci a posto, stadi avveniristici, puntando sui giovani e sui vivai. E che sta ponendo le basi per conquistare qualche traguardo importante. Già a maggio
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