Crollo delle inglesi, delusione spagnola. L’Europa parla tedesco: 3 vittorie su 3

Delle due italiane e della loro due giorni ‘horribilis' in Champions League si è visto (e detto) di tutto. Calcare il dito su una ferita aperta non sembra il caso anche perchè tra martedì e mercoledì c'è chi ha dimostrato di non star molto meglio rispetto al nostro calcio attuale. Stiamo parlando dell'Inghilterra che è uscita dal terzo turno di Champions con le ossa rotte, contando tre sconfitte e una sola vittoria; della Spagna che ha fatto certamente meglio ma che ha faticato moltissimo e che, nell'unica vera sfida difficile, ha chinato il capo a Dortmund; della Francia, salvata solamente dal solito Psg.
Insomma, da queste ultime gare di Champions si è capita una cosa: che l'Europa parla sempre più tedesco. Sono le tre squadre della Bundesliga, infatti, a poter brindare il ‘filotto' con tre successi in altrettante partite.
Solamente nella ripresa è riuscito nell'impresa finale di imporsi per 3-2 salvando risultato e classifica. Ma al di là della vittoria, resta nulla o poco di davvero positivo. Le difficoltà nell'entrare in partita, l'incapacità di gestire anche tatticamente l'avversario sono stati i talloni d'Achille di una formazione che – sulla carta – vorrebbe giocarsi la vittoria finale di maggio.
Troppo poco così come è capitato alle altre tre rappresentanti della Premier League alle quali è andata addirittura peggio.
L'Arsenal è stato battuto da un ottimo Schalke04 che ha sbancato Londra imponendosi per risultato finale e gioco espresso. Nulla di eccezionale ma quanto bastava per fermare sul nascere le velleità dei ragazzi di un sempre meno convincente Wenger. In trasferta sono crollate anche il Chelsea e il Manchester in due tonfi che hanno fatto ancor più clamore. I Blues campioni uscenti hanno ricevuto una severa lezione di calcio da parte di Lucescu e di uno Shakthar che oggi guarda tutti (Juventus e Chelsea) dall'alto del primato solitario in classifica dopo tre giornate con 2 vittorie e un pareggio. Il Chelsea, dal canto suo ha fatto ben poco, subendo gli avversari e provando a reagire solamente a risultato compromesso.
Peggio, però, ha combinato il City di Mancini reduce da un sonoro scivolone per 3-1 con l'Ajax dei giovani lanceri che avrebbero potuto anche dilagare.
Adesso per i Gunners si giocherà solamente per il secondo posto con lo Schalke sempre più primo, per il City ultimo nel proprio girone si spera solamente in un miracolo mentre per i campioni uscenti del Chelsea sarà determinante il match a Londra contro lo Shakthar del 6 novembre a Manchester.
Male, però, le due big di Spagna il Barcellona e il Real Madrid.
E' vero, gli azulgrana hanno vinto il proprio match al Camp Nou contro il Celtic. Ma non è tutto oro ciò che riluce se il successo è arrivato solamente al novantesimo e contro gli scozzesi, cinici e perfetti ma anche più scarsi tecnicamente, si è rischiata fino alla fine la figuraccia casalinga, tremando più del dovuto in difesa vero punto debole della formazione di Vilanova.
E poi il Real Madrid di Mourinho che è uscito sconfitto nella vera e unica sfida delicata del turno, con la trasferta di Dortmund rivelatasi l'ennesimo, annunciato, disastro. 2-1 per il Borussia campione di Germania e Merengues che ritornano in Spagna con l'ennesima partita persa in terra tedesca dove non vincono da 11 anni. Un Real che ha saputo reagire con Cr7 (capocannoniere del torneo con 5 gol) ma che è crollato davanti alla più convincente prova degli uomini di Klopp che ha rifilato una lezione tattica allo Special One.
Le formazioni tedesche hanno vinto tre incontri su tre e non di facile risoluzione. Il Bayern Monaco andava a Lille, dopo aver preso una incredibile lezione dal piccolo Bate Borisov e dalla Francia è tornato con tre punti scaccia crisi grazie al rigore di Muller. Lo Schalke si presentava addirittura nella tana dell'Arsenal e ne uscito con la gloria di chi sa di aver disputato la gara perfetta: 0-2 e 7 punti nel girone dove resta imbattuto e ad un passo dalla qualificazione. Il Dortmund è stato da applausi nel big-match del terzo turno battendo i campioni di Spagna capitanati da Mourinho. 2-1 il finale di un match che i tedeschi hanno sempre gestito e a tratti dominato.
Una conferma, dunque, di ciò che si dice da alcuni mesi della Bundesliga dove si gioca un calcio fresco, vincente, sano. Fatto di club con i bilanci a posto, stadi avveniristici, puntando sui giovani e sui vivai. E che sta ponendo le basi per conquistare qualche traguardo importante. Già a maggio