Cristiano Ronaldo: “Sono più forte di Messi, vinco Europei e Pallone d’Oro”
Cristiano Ronaldo o Messi? E' il dubbio amletico del calcio moderno, è l'indecisione del non saper scegliere tra un babà e una sfogliatella, tra una pizza ed un piatto di lasagna. E' un confronto che non regge, un paragone improponibile, proprio come afferma lo stesso CR7: "Ci mettono a confronto di continuo, ma la realtà è che non possiamo essere paragonati. Come non puoi farlo per una Ferrari o una Porsche." Saggia decisione. Molto meglio accettare la realtà dei fatti: si tratta di due giocatori stratosferici, due fenomeni con la "effe" maiuscola, che deliziano le platee siglando gol a raffica e giocate al limite dell'immaginabile. Eppure ricadiamo sempre nel solito cliché, nella spasmodica ricerca di classificare tutto, di dare a qualunque cosa o persona un proprio spazio ben definito.
Il migliore ha le idee chiare – "Siamo giocatori diversi" ha affermato il portoghese in un'intervista al The Sun, durante la quale ha provato in tutti i modi a mediare il discorso, provando a tenere un profilo politically correct, ma alla fine la sua reale convinzione è venuta fuori:
Io gioco nel Real Madrid, lui nel Barcellona e soprattutto giochiamo per due paesi differenti. Questo non toglie che lotteremo sempre per segnare più dell'altro e vincere più titoli. Questa è la vita e alla fine della giornata bisognerà decidere chi è il migliore in un determinato momento e penso che oggi sono io il più forte.
La sfida con l'argentino non lo scompone più di tanto. Ma Ronaldo ha contestualizzato il dualismo, sottolineando che un migliore in assoluto è difficile da decretare. E chi può biasimarlo. Anche se guardassimo solo ai numeri, il duello tra i due resterebbe sempre in bilico: se si paragonano i 72 gol stagionali di Messi ai 60 di CR7, bisogna tener conto anche dei 91 punti realizzati in campionato dal Barça e dei 100 totalizzati dal Real Madrid (un record per la Liga). Si può analizzare l'operato di un calciatore decontestualizzandolo dal rendimento generale della sua squadra? Nel calcio d'oggi è impossibile; il dubbio, quindi, permane. Ma c'è chi ha le idee chiare in merito, proprio come José Mourinho che sostiene la candidatura di Ronaldo come vincitore del prossimo Pallone d'Oro.
Sono d'accordo con lui, ci mancherebbe altro- ha affermato il portoghese-, ma non posso giudicare io se lo merito o no. Penso di aver già giocato una stagione fantastica e di aver vinto la Liga il che è sicuramente molto importante. Il campionato spagnolo è il più complicato torneo al mondo e vincerlo infrangendo il muro dei 100 punti è stato fenomenale
Gli Europei sono la chiave – A breve, però, l'ago della bilancia potrebbe pendere definitivamente a favore dell'asso lusitano: un'ottima prestazione agli Europei potrebbe spalancargli le porte per la vittoria del trofeo assegnato da France Football. La chance giusta è a portata di mano, ma lo stesso portoghese sa che la competizione continentale sarà ostica e, di certo, il Portogallo non parte con il favore dei pronostici.
Non sarà facile. Mi aspetto sempre l'Inghilterra ad alti livelli e pronta a vincere qualsiasi competizione. La scelta di Roy Hodgson? Non lo conosco come allenatore ma se sei stato scelto per dirigere la nazionale dei tre leoni devi essere bravo. Certo dovessero conquistare subito la vittoria sarebbe incredibile. Chi è il favorito per la vittoria in Polonia ed Ucraina? Italia e Portogallo hanno buone possibilità ma Olanda, Spagna e Germania restano le favorite assolute.
Il Portogallo è un outsider, quindi. Ma siamo sicuri che la soddisfazione di poter "soffiare" il Pallone d'Oro a Messi, dopo i 3 anni di assoluto predominio dell'argentino, daranno all'attaccante del Real una marcia in più. Va detto e sottolineato che, indipendentemente del suo rendimento ad Euro 2012, rimangono i fatti e i numeri già archiviati: il titolo della Liga e i 60 gol all'attivo nella stagione 2011/2012 (46 reti realizzate in campionato, 10 in Champions, 3 gol in Coppa del Re, 1 nella Supercoppa spagnola). Che sia la volta buona?!