Cristiano Ronaldo: “Alla Juventus per vincere come a Manchester e a Madrid”
Un po' di crema sul viso e del burro di cacao per le labbra. Cristiano Ronaldo è pronto e si concede all'intervista che Juventus Tv realizza per i tifosi bianconeri. Il conto alla rovescia per il debutto di CR7 in campionato è iniziato: sabato 18 agosto appuntamento al Bentegodi per la sfida in trasferta con il Chievo Verona, la ‘prima' in casa è rimandata di una settimana (25 agosto) poi arriveranno settembre e il mese che dà la stura alla Champions, la competizione da sempre terreni di caccia (e di conquista) per il cinque volte Pallone d'Oro portoghese.
Di Coppe ne ha vinte ben 3 consecutive, a Torino lo hanno fortissimamente cercato e voluto proprio perché riporti nella bacheca quel trofeo che manca da oltre 20 anni, solo sfiorato nel 2015 (sconfitta in finale a Berlino contro il Barça) e nel 2017 (ko a Cardiff proprio contro il Real, trascinato dalla doppietta del lusitano)
Negli ultimi anni abbiamo incontrato la Juve in un paio di occasioni, e ho sempre avuto la sensazione che ai tifosi italiani piacesse Cristiano – ha ammesso Ronaldo -. La Juventus è il club più importante d'Italia. Uno dei migliori al mondo. E' stata una scelta facile. La decisione non è stata difficile, perché la Juve è una società incredibile.
Parole dolci come il miele per i tifosi bianconeri che un anno fa tributarono un grande applauso al campione autore di quella rovesciata che fu croce e delizia al tempo stesso. Un colpo al cuore e una prodezza balistica, un gesto tecnico di quelli dinanzi ai quali puoi solo togliere il cappello e fare un inchino. La reazione di grande sportività del pubblico juventino fu accolta e ricambiata da CR7: allora portò la mano al petto e chinò il capo in segno di ringraziamento per l'ovazione ricevuta.
Quando giochi i quarti di finale di Champions League contro la Juve, segni e vedi che tutto lo stadio ti applaude è qualcosa di eccezionale – ha aggiunto il portoghese -. E' stata una sensazione bellissima. All'inizio ero sorpreso.
Migliorare, lavorare sodo come sempre e vincere. E' stato così ai tempi del Manchester United, è stato così a Madrid col Real e sarà così anche a Torino con la Juventus. Questo è Cristiano Ronaldo: un campione che non è mai sazio di successo. Una mentalità che si sposa benissimo con quella dell'ambiente bianconero dove arrivare secondo non è (mai) un bel risultato.
Il mio obiettivo è essere in forma, aiutare la squadra, vincere trofei. Questo è quello che mi sono prefissato. Sono professionista da 15-16 anni ormai e i miei metodi sono sempre gli stessi. Voglio continuare così, non voglio cambiare nulla nel modo in cui lavoro, nella mia etica.