Cristiano Ronaldo accusato di stupro: cosa rischia per sponsor e affari
Cristiano Ronaldo è abituato da decenni a essere al centro della scena, lo è anche ora, ma questa volta il portoghese si trova in una situazione molto delicata. Kathryn Mayorga lo ha accusato di stupro, la polizia di Las Vegas ha iniziato a indagare. Le aziende che sponsorizzano CR7 iniziano a monitorare la situazione, in parole povere gli sponsor attendono novità, ma c’è già chi potrebbe abbandonarlo.
La Nike è preoccupata
L’attaccante della Juventus è uno degli sportivi che guadagna di più al mondo, grazie anche ai milionari contatti con i suoi sponsor, in testa la Nike, che dal 2003 lo ha tra i testimonial e che nel 2016 ha deciso di fargli un contratto ‘a vita’ del valore di un miliardo di dollari, un evento rarissimo, è accaduto solo con Michael Jordan e LeBron James; Roger Federer invece la scorsa primavera è stato liquidato per ragioni anagrafiche. La Nike ha rilasciato una dichiarazione brevissima alla Associated Press a proposito del caso Ronaldo: “Siamo profondamente preoccupati per le accuse inquietanti e continueremo a monitorare da vicino la situazione”. Parole che non lasciano tranquillo CR7, perché se ci fossero ulteriori riscontri nei confronti dell’attaccante tante cose potrebbero cambiare. Anche se va ricordato che la Nike è rimasta al fianco di altre stelle in difficoltà, come Tiger Woods anche se il suo caso era completamente diverso.
EA Sports e Save the Children monitorano
Seguono attentamente gli sviluppi della denuncia dell’ex modella Kathryn Mayorga anche la EA Sports e Save the Children. La multinazionale canadese dei videogiochi, che produce FIFA, e nella copertina dell’ultima edizione ha scelto ancora una volta Cristiano Ronaldo, ha fatto eco alla Nike dicendo: “Stiamo monitorando attentamente la situazione perché ci aspettiamo che i nostri ambasciatori incarnino i valori della nostra azienda”. Mentre la ONG che si occupa dei diritti dei bambini sospende il giudizio e attende l’evolversi della situazione: “Siamo demoralizzati da quanto trapelato finora e lavoriamo per raccogliere nuove informazioni”.