Crisi Milan, l’ex Desailly ha le idee chiare: “Esonerare Montella non è la soluzione”
Cambiare tecnico non serve a nulla. In questo Milan avvolto dalla crisi togliere Vincenzo Montella e inserire un nuovo allenatore non servirebbe a nulla se non a complicare ancor di più la situazione. E' il pensiero di un grande ex, Marcel Desailly che con i colori rossoneri ha vinto tutto in carriera. Per l'ex centrocampista francese il segreto è nella continuità, cercando di trovare insieme la forza di andare avanti evitando nuovi errori. Un po' la linea che starebbe seguendo proprio la società che nell'immediato post partita contro la Roma ha rinnovato la fiducia a Montella con cui oggi ha avuto un lungo faccia a faccia di chiarimenti.
Crisi Milan, Montella sì Montella no
I tifosi divisi tra tecnico e squadra
Il presente e il futuro di Vincenzo Montella continuano a far discutere il mondo rossonero. C'è chi vorrebbe l'allontanamento del tecnico dopo le due sconfitte consecutive e chi invece confida nella sua capacità e indirizza l'indice verso i giocatori in campo. Il tecnico non convince a pieno e molti tifosi chiedono la sua testa, ma la società sembra avere altre idee a riguardo.
La società opta per la continuità
Anche se ora Carlo Ancelotti è nuovamente su piazza, la società rossonera non sembra essere propensa ad un immediato cambiamento di rotta. Ieri, per voce del Direttore Sportivo Massimiliano Mirabelli, il Milan ha ribadito la piena fiducia nei confronti del proprio tecnico, che è stato chiamato in sede per fare il punto della situazione alla vigilia del derby del 15 ottobre, altro crocevia stagionale.
Il tweet di Desailly pro Montella
Tra le tante voci che si sono espresse a favore della linea di continuità c’è però anche quella illustre di Marcel Desailly, uno dei simboli del Milan che dominava in Europa e nel mondo nei primi anni ’90. L’ex centrocampista francese ha espresso la sua posizione in maniera chiara: “Siate pazienti con la dirigenza del Milan che deve trovare una soluzione a questo momento difficile. Esonerare Montella non è la soluzione”.
