Crisi Inter, Pioli non molla: “Voglio finire il lavoro”
Nessuna inversione di marcia per l’Inter. La squadra di Pioli è stata sconfitta anche sul campo del Genoa, incassando la terza battuta d’arresto consecutiva. 2 i punti rimediati in 7 partite dopo la bella vittoria contro l’Atalanta per una squadra che ha perso completamente la rotta. Grande amarezza dunque per il tecnico dell’Inter che ai microfoni di Sky e Mediaset ha rispedito al mittente le ipotesi di eventuali dimissioni: “Non penso alle dimissioni, assolutamente no, ho iniziato un lavoro che ci ha dato tanto all'inizio e adesso non sta dando i frutti sperati ma voglio dare tutto il mio sostegno per portare a termine il mio lavoro. Il mio futuro? Ora non posso essere positivo, se valuto questo momento, ma credo che questa squadra abbia dei valori per costruire un gran futuro".

C’è grande rammarico in casa nerazzurra, soprattutto perché tutto sembra andare per il verso storto. Pioli ha dimostrato di accettare le critiche di tutto l’ambiente: “Che ci sia delusione e contestazione è normale ed è anche giusto: i risultati sono negativi. E' chiaro che possiamo e dobbiamo fare di più. Oggi abbiamo giocato per fare la partita, per condurla, ma quando non riesci a segnare poi ti esponi a dei rischi e così è successo. C'è grande rammarico, perché siamo tutti convinti che possiamo fare di più: gli episodi ci condannano, ma in certi episodi non abbiamo messo quell'attenzione necessaria.
Ci sono dei segnali positivi, ma manca sempre un ultimo step. Ora l’Inter deve puntare a finire la stagione nel migliore dei modi: "Abbiamo comandato la partita anche oggi, ma dovevamo muoverci di più senza palla e costruire gioco più lucidamente: quando l'abbiamo fatto abbiamo messo in difficoltà i nostri avversari. Mancano ancora tre partite e dobbiamo rimetterci a lavorare perché non vinciamo da troppo tempo". Ha fatto discutere la sostituzione di Mauro Icardi, protagonista di una prova deludente con poco lavoro al servizio della squadra. Pioli ha giustificato così la tua scelta: "Io faccio l'allenatore e scelgo per quello che vedo: non ero contento del movimento dei miei attaccanti e ne ho inseriti altri due. La sostituzione di Icardi? Volevo cambiare la fase offensiva, avere attaccanti più freschi".