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Crisi Bayern: Ancelotti a rischio esonero, pronto Sagnol

Il capitombolo al Parco dei Principi con il 3-0 subito dal Psg ha aperto ufficialmente la crisi tra Ancelotti e il Bayern. La stampa ha accusato il tecnico di non avere né idee né schemi chiari, Karl-Heinz Rummenigge ha chiesto spiegazioni precise mentre i senatori dello spogliatoio, Robben, Ribery e Hummels sono sul piede di guerra.
A cura di Alessio Pediglieri
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Perdere non fa mai bene ma far saltare il banco alla prima sconfitta contro un avversario di qualità è pur sempre eccessivo. Sta accadendo però al Bayern Monaco e a Carlo Ancelotti oramai al centro del mirino delle critiche della stampa tedesca. Il passaggio del turno, dopo il 3-0 all’esordio contro l’Anderlecht, non sembrerebbe in pericolo malgrado il sonoro 3-0 rifilato dal Psg al Parco dei Principi. Una Caporetto che ha richiesto al CEO Rummenigge un immediato confronto con il tecnico italiano per cambiare subito un trend che anche in Bundesliga (il Bayern è terzo)  non piace né alla dirigenza né ai tifosi.

Ancelotti rischia l'esonero

La Stampa contro il tecnico italiano

Non c'è pace il giorno dopo per Carlo Ancelotti che è stato duramente attaccato dalla stampa tedesca: "Senza idee e senza gioco" è stato il titolo meno critico all'allenatore italiano che non è mai del tutto piaciuto ai colleghi tedeschi. E la sconfitta del Parco dei Principi ha offerto il fianco ai detrattori di quanto fatto fin qui da Ancelotti.

La soluzione: Sagnol

Non solo critiche ma anche ipotesi sul futuro di Ancelotti. Il sito di Sport Bild ha confermato il faccia a faccia con Rummenigge spiegando che il divorzio non sia da escludere e che, in questo caso, a sostituire Ancelotti sulla panchina del Bayern sarebbe l'ex difensore Willy Sagnol, attualmente allenatore in seconda.

Buio Bayern, ma nulla è compromesso

Partenza in salita, Ancelotti lo sa

Per Ancelotti l’importante è sempre stato far arrivare il Bayern al top della forma in primavera quando ci si gioca tutto nel momento chiave della stagione. I bavaresi sono sembrati in difficoltà fin dal precampionato, in un ritardo di gruppo nell'assimilare le idee di Ancelotti malgrado il tecnico sia al Bayern già dalla scorsa stagione. Complice un mercato che ha visto cambiamenti e qualche ripensamento nelle gerarchie interne degli spogliatoi.

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Un trofeo già vinto

Le critiche sono giuste, al Parco dei Principi si è vista tutta la differenza di gioco e di idee tra il Psg di Neymar e Cavani e il Bayern di Lewandowski e Muller. Un inizio di stagione difficile, eppure, dati alla mano, i campioni di Germania sono comunque riusciti a vincere l’unico trofeo in palio (la Supercoppa contro il Dortmund) e né in Bundesliga né in Champions è stato compromesso ancora nulla.

Polveriera Bayern

Rummenigge chiede spiegazioni

Ma la caratura del club non si tocca così è sceso in campo lo stesso Karl-Heinz Rummenigge che non ha per nulla digerito la brutta sconfitta europea. “Credo sia una sconfitta molto amara della quale bisogna parlare con tutti perché va analizzata. E' una sconfitta che deve avere delle conseguenze ovvie perché questo non è il Bayern. Dobbiamo tornare in fretta a essere la squadra che negli ultimi anni ha dominato in Germania e in Europa”.

I senatori rumoreggiano

Non fa nomi, Rummenigge ma sotto accusa c'è proprio Ancelotti che ha ricevuto il giorno dopo feroci critiche della stampa. Non ha idee, né gioco, le sue scelte sono confuse e sbagliate. Inserire il convalescente Alaba in difesa è stato un errore imperdonabile, così come tenere in panchina i senatori, Robben, Ribery e Hummels, mentre Boateng è finito dritto in tribuna. All'interno dello spogliatoio c'è chi rumoreggia verso il tecnico e i risultati aggravano la posizione di Ancelotti.

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