CR7 ancora decisivo, Carvajal e Casemiro da applausi. Verratti quando conta non c’è mai
Vince anche al Parco dei Principi il Real Madrid che accede così per l'ottavo anno consecutivo ai quarti di finale di Champions League. Il Psg non è riuscito dunque a ribaltare il 3-1 dell'andata dovendosi inchinare alle Merengues anche in casa propria. Pergli spagnoli a segno il solito Cristiano Ronaldo e Casemiro che hanno reso inutile il gol di Edinson Cavani, arrivato con i parigini in 10 uomini per l'espulsione di Marco Verratti. Detto ciò, andiamo a vedere nel dettaglio quali sono stati i migliori e i peggiori in campo nella sfida del Parco dei Principi tra il Paris Saint-Germain di Unai Emery e il Real Madrid di Zinedine Zidane.
Top, chi può sorridere e perché
Ronaldo non si ferma: in gol anche a Parigi
Qualche giocata ad effetto e il solito timbro che, dopo la fondamentale doppietta dell'andata, spalanca le porte della qualificazione al suo Real Madrid. Non il miglior Cristiano Ronaldo della stagione quello visto al Parco dei Principi ma come al solito al posto giusto nel momento giusto ricordando a tutti che quando conta davvero lui si fa sempre trovare pronto risultando sempre determinante. Per lui si tratta del 15° gol nelle ultime 11 gare, niente male per chi, dopo un avvio di stagione non proprio esaltante, era già stato bollato come calciatore sul viale del tramonto. Entra inoltre nell'azione che porta al 2-1 realizzato da Casemiro.
Carvajal tiene a bada il Psg
All'andata la sua assenza si è fatta molto sentire negli equilibri difensivi del Real Madrid, questa sera, invece, tornato titolare dopo aver scontato il turno di squalifica, il laterale difensivo destro risulta essere tra i migliori in campo. Non è un caso che i pochi pericoli portati dal Psg alla porta di Keylor Navas arrivino dalla fascia opposta alla sua: sia Kylian Mbappé che Angel Di Maria, che si scambiano spesso di corsia, sbattono su Daniel Carvajal senza riuscire mai a superarlo. Il terzino spagnolo a ciò aggiunge anche una buona spinta offensiva trovandosi riuscendo spesso ad arrivare al cross e, a volte, anche alla conclusione a rete.
Casemiro – Kovacic: la diga ‘blanca' tiene
Zinedine Zidane da quando è arrivato sulla panchina delle Merengues non rinuncia quasi mai a Casemiro e nella partita contro il Paris Saint-Germain se ne capiscono ancora una volta i motivi. Il brasiliano fa da diga davanti alla difesa, strappando tanti palloni, oggi con l'aiuto dell'ex Inter Mateo Kovacic, ai palleggiatori avversari, o in alternativa chiudendo tutte le linee di passaggio nella zona centrale del campo. A ciò aggiunge la propria capacità di mantenere la squadra equilibrata anche quando il Real Madrid attacca con 4/5 uomini senza difettare neanche in termini d'impostazione. E per non farsi mancare nulla mette anche il proprio timbro sul gol del 2-1 con una conclusione deviata da Marquinhos che batte l'incolpevole Areola.
Flop, cosa dimenticare e in fretta
Cavani si sveglia quando ormai è troppo tardi
Anche senza l'infortunato Neymar il feeling di Cavani con i compagni di reparto non sembra essere migliorato. Il Matador infatti non riesce mai ad entrare nel vivo del gioco sia per merito della stretta marcatura che a turno gli riservano i due centrali blancos Sergio Ramos e Raphael Varane, sia per la difficoltà dei centrocampisti nel servirlo (solo 9 i palloni toccati nel primo tempo). In più, nelle poche volte in cui il centravanti uruguayano si è riuscito a divincolare dagli avversari né Mbappé né Di Maria sono mai riusciti a trovarlo in area. Si sveglia quando il Psg va sotto sia nel punteggio che dal punto di vista degli uomini in campo, riesce a segnare poi il gol dell'1-1 in modo del tutto fortunoso, ma per la qualificazione è ormai troppo tardi.
Dani Alves, che errore!
Se Areola con la sua parata aveva mantenuto intatte le chance di rimonta del Psg nel primo tempo, ci ha pensato poi Dani Alves a farle cadere definitivamente in avvio di ripresa regalando di fatto il pallone al Real Madrid avviando l'azione che porta al vantaggio delle Merengues firmato dal solito Cristiano Ronaldo. Il brasiliano che fin lì non aveva comunque convinto granché né in fase difensiva che in quella offensiva ha tentato poi di rifarsi nel corso del match, senza però grandi risultati.
Verratti, quando conta i nervi non tengono
Ancora una volta Marco Verratti rimanda l'appuntamento con quel salto di qualità che tutti si aspettano da lui. Ancora una volta nella gara più importante per il suo Psg il centrocampista abruzzese crolla sotto il profilo mentale facendosi espellere per due cartellini gialli evitabili. Evitabilissima soprattutto la seconda ammonizione rimediata per una plateale protesta nei confronti dell'arbitro quando il suo Psg stava producendo il massimo sforzo per provare disperatamente a rimontare lo svantaggio.