Costa 38 milioni, è fermo da un anno: Inter, Rafinha è l’uomo giusto?
Dopo giorni di trattativa l'Inter è riuscita a strappare il "sì" al Barcellona per Rafinha Alcântara do Nascimento. I nerazzurri hanno chiuso ieri la trattativa con il club blaugrana ma per l'ufficialità bisogna aspettare l'inizio della prossima settimana. Il club nerazzurro è riuscito ad ottenere un prestito con diritto, non obbligo, di riscatto per 35 milioni di euro più 3 di bonus: determinante è stata anche la volontà del calciatore che ha capito di essere abbastanza chiuso al Barça e per tornare ad essere un calciatore importante ha scelto una squadra che gli ha garantito continuità d'impiego.
Serve all'Inter un calciatore come Rafinha?
Rafinha è il calciatore che serve all'Inter? Forse. Sono tre i dubbi sull'operazione fatta dalla Beneamata. Il primo riguarda la tenuta fisica del calciatore: il brasiliano è fermo dallo scorso aprile dopo un doppio intervento (aprile e ottobre) al ginocchio destro per un problema al menisco, lo stesso ginocchio che lo aveva fermato per 6 mesi nel 2015 a causa della rottura del crociato. Lo stato di salute del jolly offensivo cresciuto nella Masìa è il primo dubbio intorno a questa operazione e soltanto vedendolo in campo riusciremo a capire se davvero ha superato la meglio la convalescenza e e i problemi dei mesi passati.
Il secondo interrogativo è più di carattere economico: Rafinha è un calciatore che vale 35 milioni di euro più bonus nonostante sia fermo da quasi un anno? Probabilmente sì, viste le cifre che circolano e se ricordiamo il giocatore visto prima dell'infortunio, ma c'è sempre da valutarne l'integrità fisica. Il terzo punto di discussione riguarda il tempo ci metterà per entrare in forma e per confortarsi al meglio con il calcio italiano: un'operazione del genere a gennaio può sembrare rischiosa ma se l'Inter dovesse riuscire a centrare l'obiettivo Champions e ritrovare il miglior Rafinha poi bisognerà lavorare per non farlo tornare in Catalogna.
Il valore e i dettagli dell'operazione
L'Inter ieri ha trovato l'accordo con il Barcellona per il centrocampista offensivo brasiliano che nelle prossime ore sarà a Milano per le visite mediche e per iniziare la sua nuova avventura calcistica. La formula del prestito con diritto di riscatto è stata voluta dal club nerazzurro mentre sul prezzo si è lavorato fino alla serata di ieri, quando è stato fissato a 35 milioni di euro più tre di bonus. La volontà del brasiliano è stata fondamentale per indirizzare la trattativa e così è arrivata la fumata bianca. Come possiamo vedere dalla scheda di transfermarkt.it il valore di mercato stimato è di 15 milioni di euro ed è sempre stato in crescita fino al gennaio 2017 ma poi si è stabilizzato per la prolungata assenza dai campi del figlio d'arte.
Come e dove Spalletti può utilizzare Rafinha
"Ho la fortuna di poter giocare in varie posizioni, anche se sono sempre stato un interno mi sento a mio agio tanto come estremo che come uomo di fascia". Così si è definitivo lo stesso Rafinha in un'intervista dello scorso anno riportato da La Gazzetta dello Sport. Si tratta di un calciatore classe 1993 dotato di buona tecnica di base e di una duttilità che Luis Enrique ha sfruttato al meglio nel suo periodo alla guida del Barça. Nel 4-2-3-1 che sta adoperando Luciano Spalletti il brasiliano potrebbe giocare come trequarti, davanti ai due mediani, e come esterno di destra, vista la sua abilità con il mancino che gli permetterebbe di venire a giocare in mezzo al campo con il piede preferito.
Rafinha potrebbe permettere al tecnico di Certaldo di cambiare modulo visto che è stato impiegato anche come mezz'ala nel 4-3-3 e in quel caso il peso specifico offensivo dei nerazzurri crescerebbe ancora di più. Non tira dietro il piede quasi mai ed è funzionale anche in fase di ripiegamento, andando a raddoppiare l'avversario diretto del terzino o aiutando il vertice basso del centrocampo. Sarà un affare o è l'ennesima operazione sbagliata dell'Inter? L'ultimo a parlare è sempre il campo.