Cosa si sono detti Allegri e Sergio Ramos (squalificato ma in panchina)
Un rigore concesso al 98°. La rabbia (e l'espulsione) di Gigi Buffon. Parapiglia intorno all'arbitro, nervi che saltano e rabbia che sale in corpo alla Juventus fino a quel momento perfetta nella rimonta ma messa ko dalla decisione dell'arbitro, Oliver, di concedere il penalty al Real Madrid per fallo di Benatia su Lucas Vazquez. Tutto in quel finale convulso, quando mancava una manciata di minuti (anche meno) ai tempi supplementari. Le telecamere dello stadio inquadrano i protagonisti sul rettangolo verde, altre invece sono attratte da quanto sta accadendo nei pressi delle panchine, nella zona adiacente al tunnel sfocia sul prato del Bernabeu.
Che ci fa lì Sergio Ramos che è squalificato e in campo non può mettere piede? Com'è possibile che nessuna si accorga di niente? Com'è possibile che il difensore – gravato da provvedimento disciplinare – sia lì a battibeccare, urlare, sbracciarsi, protestare? Se lo chiede anche il tecnico, Allegri: mentre il suo portiere viene spedito nello spogliatoio a sbollire la rabbia si avvicina al calciatore (che adesso potrebbe essere ulteriormente sanzionato dalla Uefa), gli punta l'indice contro e gliene dice quattro.
Già ma cosa si sono detti i due? Come ha zittito il centrale del Real Madrid? Quali sono state le parole pronunciate in quei momenti di nervosismo? Lo ha svelato lo stesso allenatore della Juventus.
Ramos mi ha detto che quello su Vazquez era rigore netto – ha raccontato Allegri – e io gli ho ricordato che all'andata non ne avevano dato uno identico a noi su Cuadrado (fallo commesso dal difensore Carvajal, ndr). Anzi, a Torino l'arbitro ha fischiato quattro volte dopo quell'episodio e ha mandato tutti negli spogliatoi. Se ha capito cosa ho detto? Certo che ha capito ma ha fatto finta di non capire…