136 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Cosa è piaciuto, cosa no: Napoli-Lazio in 6 punti

Hamsik trascinatore, Marchetti saracinesca. La gestione del contropiede laziale, l’attacco azzurro finisce nell’imbuto. Gli spunti tattici del match giocato al San Paolo.
A cura di Salvatore Parente
136 CONDIVISIONI

Doveva essere grande spettacolo al San Paolo e grande spettacolo è stato. Nonostante le sole due reti complessive, infatti, il ritmo di gioco è stato infernale con tantissime occasioni da gol da ambo le parti. Un pari per 1-1 che, a dire il vero però, sta stretto più al Napoli che alla Lazio ma un risultato che comunque conferma i limiti e le potenzialità della compagine azzurra e, allo stesso tempo, sancisce la definitiva consacrazione dei biancocelesti nel novero delle contendenti alle posizioni di vertice della classifica di Serie A. Ma andiamo a vedere cosa ha funzionato e cosa meno nei 90 minuti di Fuorigrotta.

Il 3-5-2 laziale disegnato da whoscored?
Il 3-5-2 laziale disegnato da whoscored?

Applicazione tattica della Lazio

Fra le situazioni di gioco che non possono non esser piaciute ai veri intenditori di calcio è stata l’applicazione tattica della Lazio. Il collettivo capitanato da Inzaghi, avendo avuto anche più tempo a disposizione rispetto al Napoli, ha ben studiato le caratteristiche dei propri avversari di stasera bloccandole, o quantomeno, limitandole per quanto possibile. La scelta di cambiare modulo, dal 4-3-3 al 3-5-2 con Felipe Anderson più basso a destra a presidiare l’area di Ghoulam e Hamsik, oltre che la grande concentrazione della squadra, hanno consentito ai biancocelesti di raccogliere un buon pari (che mancava da 5 anni) in casa di un, comunque temibile, Napoli.

Hamsik

Un solo trascinatore: il capitano Hamsik

Una delle note positive di questo Napoli che ormai non riesce più a vincere è stata di sicuro la bandiera, l’alfiere, il capitano Hamsik. Lo slovacco, al di là del gol che pure rappresenta un capolavoro di gioco senza palla e freddezza offensiva, si è caricato sulle spalle il Napoli e, solo una incertezza di Reina, non gli ha permesso di coronare la sua grande prestazione con i 3 punti.

Saracinesca Marchetti

La Lazio, per questo suo prezioso punto, deve ringraziare anche il suo estremo difensore che, dopo alcuni problemi fisici in avvio di stagione, sta giocando davvero al top. Sui 7 tiri scoccati verso la sua porta, infatti, in due occasione è stato davvero prodigioso sventando i disperati e poco lucidi attacchi partenopei.

Marchetti

Reina che combini?

Passando alle dolenti note invece, l’ex portierone del Liverpool, stasera, è stato forse il peggiore in campo per il Napoli. Pur avendo disputato una buona prestazione nei primi 50’ di gioco, in una delle poche occasioni nelle quali è stato chiamato in causa, lo spagnolo non si è fatto trovare pronto regalando al senegalese Keita un gol quasi insperato.

Reina

Napoli, un attacco a imbuto

L’ormai nota assenza di Milik sta costringendo gli uomini offensivi rimasti, con la complicità di un Gabbiadini fuori dagli schemi, a fare gli straordinari ma, date le loro caratteristiche da esterni puri, i risultati non sono ottimi. Anche questa sera si sono ripresentati i soliti problemi con tanto gioco prodotto e una sola realizzazione, frutto peraltro di un attacco centrale. Attacchi centrali a imbuto che, al di là del gol di Hamsik, hanno prodotto solo un certo traffico in quella specifica parte del campo.

Schermata 2016-11-05 alle 23.15.45
I tiri azzurri, provenienti tutti dal centro del campo (fourfourtwo)

Lazio, male la gestione dei contropiedi

Nella buona serata corale biancoceleste, una delle note stonate è rappresentata dalla cattiva gestione, specie nella ripresa, dei contropiedi con delle transizioni offensive lente o con letture davvero rivedibili.

136 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views