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Cosa accade all’Inter senza Champions e perché deve vendere i pezzi pregiati

La crisi di risultati degli ultimi tempi ha fatto scattare il campanello d’allarme: qualificarsi alla fase a gironi della Coppa è di vitale importanza per i conti del Fairplay Finanziario. La tentazione è fortissima: cedere Icardi e Skriniar porterebbe in cassa circa 180 milioni e rimetterebbe il bilancio in sesto ma l’accattante e il difensore non sono gli unici che rischiano di lasciare i nerazzurri a fine stagione.
A cura di Maurizio De Santis
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Mauro Icardi e Milan Skriniar. Se a giugno l'Inter decidesse di privarsi del capitano e del difensore, incasserebbe 170/180 milioni. La tentazione è fortissima perché, conti alla mano, con una sacrificio del genere il club rimetterebbe i bilanci a posto e uscirebbe dal cono di luce della Uefa e della commissione che ne tiene sotto controllo limite di spesa e di ‘rosso'. Il destino di entrambe oppure di uno solo dei due è legato ai risultati del campo e all'esito della stagione: in caso di qualificazione diretta alla prossima fase a gironi della Champions potrebbero restare entrambe, a testimonianza della volontà di smontare una squadra che funziona e soprattutto ha raggiunto l'obiettivo prefisso a inizio anno; diversamente, la situazione appare segnata… non ci sarà alternativa ad almeno una cessione eccellente.

Il nome in cima alla lista. E' quello dell'argentino e per diverse buone ragioni, sia di tipo motivazionale sia di carattere economico (con benefici reciproci, per l'ex Samp e l'Inter stessa):

  • 1 – Se il Real Madrid – squadra maggiormente interessata – vuole, ha mezzi persuasivi e capacità di spesa tali da chiudere l'operazione nella prossima estate. Non è un mistero che Maurito sia stato individuato come alternativa a Benzema (al passo d'addio) nel nuovo tridente che ha in mente il presidente Florentino Perez
  • 2 – Icardi ha quasi 25 anni, sa che in caso di mancata Champions per il secondo anno consecutivo e con gli spagnoli che mettono sul tavolo un'offerta vantaggiosa per sé stesso e per l'Inter  la sua scelta è obbligata: o indirizza adesso la carriera oppure perde uno dei pochi treni che passano nella vita di un calciatore ambizioso. E il Real è uno di questi.
  • 3 – La clausola rescissoria da 110 milioni di euro – che l'Inter vorrebbe aumentare contestualmente a un ulteriore rinnovo – rappresenterebbe un ottimo analgesico per asciugare le lacrime alla partenza dell'attaccante. Attenzione, però, quel codicillo che funziona a mo' di chiave magica a fronte del contratto fino al 2021 è valido solo nella prima parte di luglio e valida per l'estero.
  • 4 – In Inghilterra si sono rassegnati: i tabloid confermano che Maurito era finito nel mirino del Manchester United ma aggiungono un dettaglio tutt'altro che trascurabile: con Alexis Sanchez arrivato nella sessione di gennaio e Romelu Lukaku già in rosa (il belga ha caratteristiche tecniche da prima punta e stazza superiore allo stesso Icardi) un calciatore come l'argentino rischierebbe di creare solo sovraffollamento nella rosa a disposizione di Mou.
  • 5 – Quanto al Napoli, le parole pronunciate qualche giorno fa da Aurelio De Laurentiis ("con noi farebbe 40 gol") sono lusinghiere e nulla più. Gli azzurri cercarono l'argentino per il dopo Higuain ma il 9 nerazzurro non si mosse da Milano, anzi giocò al rialzo per ottenere finalmente rinnovo del contratto e adeguamento economico.

La situazione di Skriniar. non è strettamente legata a quella di Icardi – non è detto che l'Inter debba privarsi anche del difensore – ma godere dell'attenzione e della considerazione di club come Manchester City e Barcellona è già motivo sufficiente abbastanza da farci almeno un pensierino… Chiunque volesse ingaggiare l'ex Samp dovrà rassegnarsi a mettere sul tavolo un pacco da almeno 60 milioni di euro, 65 al massimo, una cifra al di sotto della quale l'Inter nemmeno si accomoda a discutere.

Con la valigia pronta. Futuro incerto anche per Joao Mario (spedito in prestito al West Ham), Gabigol (adesso al Santos) e Joao Miranda, che potrebbe tornare in Brasile (Palmeiras e Flamengo). Poi servirà capire cosa accadrà con i due croati, Perisic e Brozovic. Il primo ha molto mercato in Premier League; il secondo è stato a un passo dalla cessione a gennaio ma Spalletti ne bloccò la partenza per mancanza di alternative in rosa.

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