Cortina di ferro in difesa, Kokorin e Valbuena le stelle: ecco la Dinamo Mosca
Non dite a Rafa Benitez che il suo Napoli dall'urna ha pescato un avversario abbordabile per gli ottavi di finale. Replicherà citando i numeri della Dinamo Mosca: ha vinto tutte le gare del girone di qualificazione e subito 4 gol nelle 8 partite di Europa League giocate finora. A Nyon la squadra russa è arrivata forte del successo sull'Anderlecht e del terzo posto nel campionato russo (sono 9 i punti di distacco dalla capolista Zenit, prossima avversaria del Torino, a 2 dal Cska ma con un match da recuperare). E se in patria i soldi della Gazprom fanno pendere l'ago della bilancia dalla parte di Villas-Boas, gli 85 milioni investiti nel giro di due anni dal banchiere Boris Rotenberg hanno elevato il tasso di competitività del club e della squadra che può vantare una tabella di marcia di tutto rispetto anche oltre i confini patrii.
Il tecnico Cherchesov può contare su Mathieu Valbuena, ex trequartista dell'Olympique Marsiglia (che gli azzurri hanno incontrato in Champions) arrivato in Russia la scorsa estate, che fa il paio con l'ungherese Dzsudzsak e Ionov. In attacco c'è l'ex bomber dello Schalke 04, Kuranyi, che ha portato in dote gol ed esperienza accumulati in Bundesliga, ma i riflettori sono tutti per Kokorin, nazionale russo. Il modulo adottato (4-2-3-1) mostra equilibrio in mediana grazie a calciatori di ‘lotta e di governo' come Denisov. Zhirkov (sulla corsia mancina), Samba e Douglas garantiscono affidabilità e solidità in difesa. E in arrivo c'è anche l'ex interista M'Vila che ha trovato l'accordo (da svincolato) con il club.
I precedenti con le italiane. Coppa dei Campioni 1990/1991, il Napoli viene eliminato dallo Spartak, con Maradona che si presenta a Mosca in extremis: fu la gara d'addio, la fine dell'era dell'ex Pibe. Quanto alla Dinamo, ha registrato tonfi e trionfi con le italiane: qualificazione contro il Torino (Coppa Uefa 1992/1993), ko contro la Roma (Coppa Uefa 1996/1997).