Cori razzisti a Matuidi, le scuse del Cagliari: “Solo l’ignoranza spiega certi comportamenti”
Non si può tentennare di fronte a certi gesti, bisogna solo dare un segnale, forte e diretto. Il Cagliari non ha perso tempo per esternare la propria solidarietà a Blaise Matuidi, oggetto di cori razzisti da parte di alcuni ultras del Cagliari, nel corso dell'ultimo match vinto dai bianconeri in terra sarda. La società rossoblu, con un bellissimo messaggio ha risposto su Twitter alle parole del centrocampista francese, tornato a parlare oggi sui fattacci di Cagliari-Juve. Scuse e solidarietà da parte del club del presidente Giulini al calciatore ex Paris Saint Germain.
Gli ulultati razzisti a Matuidi
Poco prima di battere un calcio d'angolo sotto il settore occupato dai tifosi di casa, Matuidi è stato apostrofato con i classici "buu" razzisti. Il calciatore ha protestato a lungo con il direttore di gara, per un episodio che ha richiamato alla memoria, il caso Muntari. Alla fine però gli stessi compagni bianconeri hanno tranquillizzato il ragazzo che è tornato a giocare senza pensare agli insulti ricevuti.

Il messaggio contro il razzismo di Matuidi sui social
Al termine del match però il campione transalpino ha utilizzato i social per commentare la vicenda, con un post molto significativo. Queste le parole di Matuidi: "Ho assistito a scene di razzismo durante la partita. Le persone deboli cercano di intimidire con l'odio. Io non riesco ad odiare e posso solo essere dispiaciuto per coloro che danno questi cattivi esempi. Il calcio è un modo per diffondere l'uguaglianza, la passione e l'ispirazione ed è questo per cui sono qui. Pace".
Le scuse a Matuidi del Cagliari
Ecco allora che il Cagliari ha risposto a Matuidi, utilizzando sempre Twitter. Un messaggio di scuse scritto direttamente in francese dalla società rossoblu che ha condannato il comportamento di alcuni tifosi: "Sei un grande giocatore. Esempio per i giovani. Ci scusiamo con te se sei stato insultato alla Sardegna Arena per il colore della tua pelle. Il razzismo non ha nulla a che fare con il popolo sardo. Solo l'ignoranza può spiegare certi comportamenti. Rispetto".