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Coppa Italia, Roma-Juventus a rischio inversione di campo (video)

Se la Lazio supera il turno, il regolamento esclude la possibilità che due partite dei quarti si giochino nello stesso stadio, anche a distanza di giorni: il 21 gennaio i giallorossi, il 29 i biancocelesti. E questi hanno la priorità perché detentori del trofeo.
A cura di Maurizio De Santis
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La Roma ha battuto al Samp e adesso attende la Juve nella sfida dei quarti di finale di Coppa Italia. Quasi una rivincita dopo le scoppole rimediate a Torino. Già, ma dove si giocherà la partita? All'Olimpico, il 21 gennaio, sono certi i tifosi giallorossi. Eppure, non è così perché c'è il rischio che la gara si disputi a campi invertiti (ovvero, giallorossi nella tana dei bianconeri). Com'è possibile? Una norma del regolamento della Tim Cup esclude la possibilità che due partite dei quarti di finale si giochino nello stesso stadio, anche a distanza di giorni. Naturalmente, la questione non si pone se la Lazio non si qualifica. Oppure in un altro caso: se passa il Napoli, contro i biancocelesti si gioca al San Paolo perché gli azzurri l'anno scorso hanno chiuso al secondo posto.

Perché due partite? C'è da fare i conti, infatti, con il calendario e il cammino della Lazio di Edy Reja: se supera il Parma e passa il turno avrà il diritto di giocare nel suo stadio, l’Olimpico, la partita dei quarti (29 gennaio) contro la vincente di Napoli-Atalanta. Perché la Lazio ha questo diritto? Può sfruttare il fattore campo in quanto vincitrice dell'ultima edizione della Coppa. Cosa accadrà? Bella davvero come domanda: Juve, Roma e Lega dovranno accordarsi in qualche modo.

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