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Coppa Italia, calendario e orari penalizzano i tifosi

Da sempre poco seguita dai tifosi, la Coppa Italia rischia di perdere completamente il suo fascino per colpa del calendario e, soprattutto, degli orari delle partite.
A cura di Alberto Pucci
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Quello che vedete, non è un fotomontaggio. Purtroppo è un'immagine vera: è il fotogramma della passione sconfinata di alcuni (pochissimi) sostenitori blucerchiati, sugli spalti dell'Olimpico durante Roma-Sampdoria di Coppa Italia. Già, perché ci vuole molta passione, e molto tempo a disposizione, per poter seguire gli impegni della propria squadra del cuore, specialmente quando il calendario di una competizione viene stravolto da esigenze televisive e/o scelte cervellotiche della Lega Calcio. Lo scatto che arriva dalla Capitale, che ritrae una ventina di ultrà doriani (guardati a vista dagli steward, manco fossero una mandria al pascolo), è l'ennesima conferma di quanto possa essere impossibile, specialmente per la tifoseria ospite, "accompagnare" la squadra in un qualsiasi giorno feriale e, oltretutto, ad orari proibitivi. Le decisioni dei piani alti del nostro calcio, rischiano di andare paradossalmente in conflitto con la volontà di ridare lustro ad un prodotto (la Coppa Italia) che, da sempre, non accende le fantasie degli italiani.

Giù le mani da Don Matteo – Più la Lega Calcio si lamenta del poco "appeal" della coppa nazionale, più continua a rendere difficile la vita ai tifosi da stadio e a quelli "da poltrona". Che senso ha, giocare alle ore 18.00 e penalizzare i tifosi che, a quell'ora, devono ancora timbrare il cartellino? Per evitare le "famosissime" temperature polari della tarda serata romana? Fosse per questo motivo, allora perché Udinese-Inter (giocata a latitudini più fredde) è stata programmata per le 21.00? Dato che trovare uno spazio più consono alla Coppa Italia, è praticamente impossibile a causa di un'agenda piena di impegni, è troppo chiedere alla nostra televisione di stato di spostare gli imperdibili appuntamenti con "Don Matteo" ed il film "La bussola d'oro", per far spazio ad una partita di calcio e dare la possibilità a centinaia di tifosi di seguire dal vivo (o in tv) i propri "eroi"? In Lega Calcio, nonostante le polemiche, fanno finta di nulla e tirano dritto. Il calcio, a quanto pare, piace così. A chi? Evidentemente a loro e a quei pochissimi irriducibili pronti a tutto.

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