Coppa d’Africa alle porte, Juventus e Napoli le più penalizzate
La Coppa d'Africa è alle porte e come sempre si prepara l'esodo di massa di calciatori africani che lasceranno i rispettivi campionati per raggiungere le proprie Nazionali. Un problema sempre attuale per i tecnici dei club che si vedono depauperati dai propri calciatori, spesso punti di forza della propria squadra. Il calcio d'inizio è previsto per il 21 gennaio, mentre la finalissima si giocherà il 12 febbraio. Di fatto, per almeno un mese e mezzo molti calciatori saranno "fuori servizio" per i propri club. In Italia le più colpite sono Juventus e Napoli, mentre in misura minore ci sono le altre squadre.
La Juventus perderà in un colpo solo ben tre giocatori: Kwadwo Asamoah, che si aggregherà al Ghana, Mehdi Benatia, punto di forza del Marocco, e Mario Lemina, che nonostante il doppio passaporto ha scelto il Gabon al posto della Francia. Tre pedine in meno per lo scacchiere tattico di Massimiliano Allegri, che già deve fare i conti con gli infortuni (Marko Pjaca ne avrà per un mese e mezzo, Claudio Marchisio non rientrerà prima di dicembre), che dunque non farà i salti di gioia nel perdere tre elementi di valore, con gli ottavi di finale di Champions League alle porte (si disputeranno a febbraio) ed un giro di boa in campionato che si preannuncia durissimo.
Non sorride neanche il Napoli, che perderà altrettanti giocatori di cui due titolarissimi: Faouzi Ghoulam, che si unirà all'Algeria, e Kalidou Koulibaly, che invece giocherà con il Senegal. A loro si aggiungerà Omar El Kaddouri, impegnato con il Marocco, ma indubbiamente il vero problema per Maurizio Sarri, che sarà costretto a reinventarsi la difesa, con il probabile impiego di Strinic esterno ed uno tra Maksimovic, Tonelli e Chiriches centrali.
Meno danneggiate le altre squadre: la Roma perderà Salah (Egitto), l'Inter dovrà fare a meno di Gnoukouri e Yao (entrambi con la Costa D'Avorio), quindi per la Lazio la perdita sarà quella di Keita (Senegal), al quale si unirà anche Babacar della Fiorentina (sempre con il Senegal).