Copa Libertadores, il Boca Juniors chiede ufficialmente di non giocare la finale
River Plate-Boca Juniors si giocherà o meno? La partita valida per il ritorno della finale di Copa Libertadores è in programma questa sera alle ore 17 (le 21 italiane), dopo il rinvio legato alla guerriglia vera e propria scoppiata ieri all'esterno del Monumental. A farne le spere i giocatori del Boca vittime di un vero e proprio assalto mentre arrivavano allo stadio a bordo del pullman. Una situazione difficile da metabolizzare in poche ore, con gli xeneizes che infatti non vogliono scendere in campo per il Superclasico: la dirigenza del Boca ha presentato ricorso alla Conmebol per un ulteriore rinvio.
Copa Libertadores, il Boca non vuole giocare la finale contro il River e presenta ricorso
Il Boca Juniors ha presentato un ricorso ufficiale alla Conmebol (il massimo organismo calcistico continentale), ribadendo la volontà di non scendere in campo contro il River Plate. Questa la nota ufficiale per chiedere che la partita di ritorno valida per la finale di Copa Libertadores: "venga disputata in condizioni di sicurezza, come concordato dai presidenti dela federazione sudamericana, del Boca e del River, nel testo firmato sabato al Monumental. Nel pomeriggio di ieri, il Boca Juniors ha chiesto di posticipare la partita a causa degli incidenti. Dopo gli atti di violenza subiti nelle vicinanze dello stadio, dopo aver rilevato l'entità e la gravità di questi e le conseguenze che hanno generato, il Boca ritiene che queste condizioni non siano soddisfatte e richiede il rinvio della partita, così come l'applicazione delle sanzioni previste dall'articolo 18".
Perché il Boca non vuole giocare contro il River Plate e chiede un ulteriore rinvio
I giocatori del Boca Juniors non hanno metabolizzato quanto accaduto ieri sera. Scene che non hanno a che fare con lo sport e che sono ancora impresse nella testa degli xeneizes vittime di un folle assalto al pullman su cui viaggiava la squadra. Il racconto dell'autista del mezzo è letteralmente da brividi e spiega il perché la tragedia è stata solo sfiorata. D'altronde le parole dell'uomo simbolo del Boca Carlitos Tevez sono state perentorie: "La partita non si deve giocare. È la stessa situazione del 2015. Diano pure la coppa al River, che ha sempre quello che desidera. Se fosse successo alla Bombonera, avrebbero già assegnato la vittoria al River"
La finale di Copa Libertadores si giocherà o meno, ecco cosa potrebbe succedere
La palla passa alla Conmebol che al momento non sembra intenzionata a cambiare idea sul Superclasico. A tal proposito queste le parole del presidente dell'organismo calcistico sudamericano Alejandro Dominguez poco prima del comunicato ufficiale diramato dal Boca con la volontà di non giocare la finale di Copa Libertadores: "C'è un accordo tra River e Boca per giocare oggi alle 17 e intendiamo rispettarlo". Da qui al fischio d'inizio previsto per le 17 (le 21 italiane) non sono da escludere nuovi colpi di scena e la possibilità di un ulteriore dietrofront, così come nette prese di posizione del Boca Juniors nel caso in cui si decidesse di confermare la scelta di giocare.
Misure di sicurezza straordinarie allo stadio Monumental dopo gli scontri di ieri
Quello che è certo è che la situazione all'esterno dello stadio Monumental è oggetto dell'attenzione massima da parte delle forze dell'ordine. Le ultime indiscrezioni raccontano dell'aggiunta di ben 2200 agenti, nei pressi della "casa" del River Plate per cercare di evitare situazioni fuori controllo come quelle di ieri. Nel frattempo sono circa 56 le persone arrestate per la guerriglia andata in scena nella giornata di ieri a Buenos Aires