Copa America, Vargas e il Cile umiliano il Messico: 7-0 e semifinale raggiunta
Il Cile umilia il Messico e si prende la semifinale di Copa America. La squadra di Juan Antonio Pizzi è in grande spolvero e gioca la gara più bella della gestione del tecnico argentino. Le critiche in questi mesi non sono mancate ma stasera sembrava di veder giocare il Cile di Bielsa o di Sampaoli. Vargas, Sanchez, Vidal e Puch hanno fatto letteralmente impazzire i difensori di Juan Carlos Osorio e non hanno sprecato nessuna occasione. Non c'è mai stata partita al Levi's Stadium di Santa Clara e ora la Roja se la vedrà con la Colombia.
Al 15′ Edson Puch porta in vantaggio la selezione cilena ribadendo in rete un pallone respinto da Ochoa. La difesa del Messico si è fatta trovare impreparata in diverse occasioni all'inizio del primo tempo e i ragazzi di Pizzi ne hanno approfittato subito. Si tratta della prima rete in nazionale per l'esterno della LDU di Quito.
Il Cile gioca meglio del Messico e va più volte vicino al secondo goal: l'occasione più eclatante capita al minuto 36 quando con un'azione da pallamano gli uomini di Pizzi riescono a mettere Edu Vargas in porta ma il guardalinee rende tutto vano segnalando un offside. La Roja sembra essere tornata quella dello scorso anno: squadra corta, transizioni veloci e ripartenze micidiali. Pochi minuti prima dell'intervallo arriva il raddoppio: Beausejour tocca per Alexis Sanchez che crossa al centro per Vargas. L'ex attaccante del Napoli anticipa Hector Moreno e batte Ochoa. Messico annichilito, il Cile è padrone del campo.
Nella ripresa la musica non cambia. Il Cile è più convinto e più deciso, il Messico non c'è. Alexis Sanchez recupera una palla dai piedi di Hector Herrera, triangola con Vidal e insacca la terza rete della serata per la selezione cilena. Al minuto 49 il numero 7 cileno fa impazzire di gioia i tifosi della sua nazionale. Pochi minuti dopo arriva il poker: Edu Vargas punisce per la quarta volta i messicani con un tocco di piatto sull'uscita di Ochoa. Il numero 11 sembra scatenato e si sente molto a suo agio con la maglia della sua nazionale. Al minuto 58 Vargas calcia in rete il terzo goal della sua giornata su un tiro cross di Beausejour deviato dal portiere messicano. È il vero mattatore della notte di Santa Clara.
La serata magica di Edu Vargas continua con il quarto goal personale della serata: il numero 11 raccoglie una palla nell'area piccola e calcia in rete senza pietà. Con il poker rifilato stasera al Messico, l'attaccante dell'Hoffenheim ha realizzato 31 goal in 58 partite con la camiseta rossa. Un media davvero impressionante. All'87' arriva la doppietta di Puch che tocca sotto la palla sull'uscita di Ochoa e suggella il 7 a 0. Nessun avrebbe mai pronosticato una gara a senso unico del genere: quella fatta dal Cile è stata un vero capolavoro tattico e una grande dimostrazione di forza.
Una vera e propria lezione di calcio. Il Cile ha giocato in maniera splendida: transizioni da una parte all'altra della fase d'attacco con pochi tocchi e azioni in velocità che hanno messo in difficoltà la difesa messicana sistematicamente. Non ci sono stati correttivi in corso d'opera o cambiamenti: i cileni entravano nella difesa avversaria con una facilità estrema.
Il Messico non subiva 5 reti dal 1998, da un'amichevole persa a Oslo con la Norvegia, e dal 1955 per quanto riguarda il torneo continentale (27.2, gara contro l'Ecuador). Edu Vargas è il primo giocatore che segna un poker al Messico in un torneo per nazionali ed è il primo giocatore ad avere realizzato un poker nella Copa America dal 1957. C'è solo una sconfitta peggiore di questo 0-7 nella storia della squadra nazionale messicana ed è un 8-0 contro l'Inghilterra del 1961. Per la nazionale cilena si tratta della più grande vittoria nei suoi 106 anni di storia.
