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Copa America 2019: l’Argentina batte 2-0 il Venezuela. Ora in semifinale c’è il Brasile

Sarà Brasile-Argentina la semifinale di Copa America 2019. La Selección ha battuto 2-0 il Venezuela ai quarti di finale grazie ai gol di Lautaro Martinez nel primo tempo e di Lo Celso nella ripresa. Gara di grande sacrificio dell’attaccante dell’Inter, tra i migliori in campo. E ora sarà battaglia contro la Seleção.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Sarà l'Argentina ad affrontare il Brasile in semifinale. La Nazionale di Scaloni ha battuto con il punteggio di 2-0 il Venezuela nei quarti di finale. Una gara intensa che ha visto andare subito in gol Lautaro Martinez (tra i migliori in campo per sacrificio e grinta) e poi Lo Celso nella ripresa. Dal punto di vista degli schieramenti in campo, ha cambiato qualcosa il Venezuela di Dudamel che ha riproposto Rincon dal 1’ a centrocampo con Moreno davanti alla difesa ed Herrera, Murillo e Machis a centrocampo. Davanti, nel 4-1-4-1 già visto nell’ultima gara contro la Bolivia, c'era Rondon.

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Rispetto all’ultima gara del girone giocata contro il Qatar invece, il ct argentino Scaloni ha cambiato poco, schierando in campo una formazione con il modulo 4-3-1-2 in cui spiccava in attacco la presenza confermata di Lautaro Martinez nel tridente con Aguero e Messi che partiva da trequartista. Acuna per Lo Celso a centrocampo e Pezzella per Saravia in difesa. Ora sarà sfida contro la Selecao che rimanda indietro nel tempo alle affascinanti battaglie del passato.

Rincon dal 1’ per tallonare Messi fin da subito

Tutto confermato, il Venezuela di Dudamel non cambia il suo modulo di gioco con il 4-1-4-1 che ha avuto i suoi positivi risultati nella fase a gironi. Se vogliamo, cambia qualcosa a centrocampo con il granata Rincon (a marcare a uomo Messi) inserito dal primo minuto rispetto alla gara, l’ultima, contro la Bolivia.

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Con lui, in mediana, Herrera, Murillo e Machis. Davanti, a fare a sportellate con Pezzella e compagni, c’era il solo Rondon che però aveva la ferma convinzione di essere ben supportato da centrocampo. Nessuna novità invece nei quattro di difesa già anticipati alla vigilia: Hernandez, Chancellor, Mago e Rosales.

Scaloni cambia poco. Conferme per Lautaro in attacco

Rispetto alla gara giocata nell’ultimo incontro del girone contro il Qatar, il ct dell’Argentina Scaloni ha ritoccato soltanto l’11 iniziale schierando dal 1’ il capitano della Fiorentina, Pezzella e inserendo Acuna titolare a centrocampo (con De Paul e Paredes) lasciando in panchina Lo Celso. Anche in attacco, tutto confermato.

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Il ct dell’Albiceleste ha ridato fiducia a Lautaro Martinez che alla vigilia ha definito questa sfida come la più importante della sua carriera. Al suo fianco, ovviamente, in una sorta di 4-3-1-2, Leo Messi e Aguero che avevano il compito di premiare nello spazio ‘El Toro’, fulcro del reparto offensivo argentino.

Primo tempo e subito incorna il ‘Toro’ Martinez

Solo 10’ e l’istinto dell’attaccante s’è subito fatto vedere. Si, perché sono bastati solo questi pochi giri di lancetta all’Argentina e a Lautaro Martinez, per andare in rete, di tacco, portando in vantaggio l’Albiceleste. Un gol arrivato al termine di un inizio di gara che la squadra di Scaloni ha cominciato alla grandissima, nello specifico, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, dove una palla sporca è stata trasformata in oro dal ‘Toro’.

Venezuela tramortito e spiazzato soprattutto dalla posizione da ‘trequartista’ di Messi che ha messo in netta difficoltà la difesa della squadra di Dudamel. Ma quando, soprattutto grazie alle incursioni degli esterni, la Vinotinto si portava in avanti, la Seleccion ballava in difesa e più volte ha rischiato qualcosa evidenziando alcuni problemi in fase di impostazione.

C'è comunque da dire che la prima vera occasione del Venezuela è arrivata al 39′ con un colpo di testa, finito alto, di Chancellor sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Scaloni però l'ha studiata bene, Scaloni è stato bravo a riscoprire De Paul mezzala, bravo a contrastare gli avversari e prendersi i calci di Rincon per lasciare spazi liberi a Messi.

I tocchi di palla di Rincon (20, in rosso) e De Paul (25, in blu) (Whoscored)
I tocchi di palla di Rincon (20, in rosso) e De Paul (25, in blu) (Whoscored)

Ma è stato anche capace di scegliere bene l'attaccante che aveva il compito di sacrificarsi: Aguero. ‘El Kun' è stato praticamente perfetto nei primi 45′ rientrando a metà campo dando una mano enorme in mediana e ripartendo davanti. Ma il lavoro di Lautaro, che ha fatto praticamente reparto da solo, è stato sbalorditivo.

Secondo tempo

La seconda frazione si apre proprio come la prima. Ovvero subito con Lautaro Martinez protagonista che al 47′, approfittando di un filtrante importante di Paredes, riesce a calciare in porta a botta sicura, centrando però il palo. Un rientro dagli spogliatoi importante per i ragazzi di Scaloni che hanno imposto nuovamente il primo gioco e soprattutto il proprio ritmo ai venezuelani. Un equilibrio incredibile nell'asse centrale dell'Argentina, confermata anche dal grande aiuto del centrocampo nei confronti di Aguero, che aveva bisogno di respirare per continuare il suo enorme lavoro in campo.

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La Vinotinto di Dudamel ha provato, con le incursioni di Machis, a mettere in difficoltà Foyth, ma quest'ultimo aveva il compito di non muoversi da quella posizione iniziale di terzino destro per non concedere sforzi all'esterno di proprietà dell'Udinese. E allora ecco il passaggio al 4-2-3-1 del Venezuela che al 55′, con l'ingresso di un centrocampista, Soteldo, togliendo un difensore come Mago, ha provato a cambiare un pò l'assetto della sua squadra dando un mossa, rischiando qualcosa. A questo punto Scaloni sostituisce Lautaro con Di Maria dando maggiore equilibrio al reparto offensivo.

I numeri relativi alla gara di Lautaro Martinez (Sofascore)
I numeri relativi alla gara di Lautaro Martinez (Sofascore)

Ma nonostante questo, la Seleccion ha più volte sofferto soprattutto perché La Vinotinto ha visto anche l'ingresso di Joseph Martinez in una sorta di arrembaggio alla ricerca del gol. Ma nel momento più difficile, ecco arrivare il gol di Lo Celso al 75′, entrato da poco in campo al posto di Acuna, bravo a ribadire in gol una respinta sbagliata di Farinez e mettere in gol il pallone del 2-0, quella che è valso la semifinale contro il Brasile.

Le formazioni iniziali della gara

I primi 11 che sono scesi in campo in questo quarto di finale (Sofascore)
I primi 11 che sono scesi in campo in questo quarto di finale (Sofascore)

Venezuela (4-1-4-1): Farinez; Hernandez, Chancellor, Mago (55′ Soteldo), Rosales (85′ Seijas); Moreno; Murillo, Herrera, Rincon, Machis (71′ J.Martinez); Rondon. Ct: Dudamel.

Argentina (4-3-1-2): Armani; Foyth, Pezzella, Otamendi, Tagliafico; De Paul, Paredes, Acuna (69′ Lo Celso); Messi; Aguero (85′ Dybala), Lautaro Martinez (63′ Di Maria). Ct: Scaloni.

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