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Copa America 2019, Brasile-Perù: le pagelle commentate della finale sul risultato di 3-1

Il Brasile si aggiudica la Copa America 2019 vincendo 3-1 contro il Perù. Tra i migliori in campo della finale c’è sicuramente Gabriel Jesus, per lui assist e gol ma anche un’espulsione ingenua e ingiusta. Benissimo anche il talento del Gremio, Everton. Tra gli uomini di Gareca invece, si salva solo Guerrero, che non ha mai mollato.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Il Brasile si aggiudica la Copa America 2019. Al Maracanà di Rio de Janeiro termina con il punteggio di 3-1 in favore dei verdeoro una partita cominciata a ritmi bassi nei primi minuti di gioco e diventata poi infuocata nella fase cruciale. Il Brasile di Tite, padrone di casa del torneo, è sceso in campo con un 4-2-3-1 in cui sono stati confermatissimi Gabriel Jesus, Coutinho ed Everton alle spalle di Roberto Firmino schierato come unica punta.

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Lo juventino Alex Sandro e l’ex bianconero, in orbita Inter, Dani Alves, capitano di questa selezione, ad occupare le due fasce difensive. Nel Perù, autentica sorpresa di questa Copa America, spazio invece a Carrillo, Cueva e Flores alle spalle di Guerrero in un modulo speculare a specchio con la Selecao. Tra i migliori in campo della finale sicuramente Gabriel Jesus nonostante un'ingenua espulsione, al pari di Everton. Male e assolutamente bocciato invece Flores. Ecco i top e i flop di questo Brasile-Perù.

Gabriel Jesus l’anima del Brasile. Difesa in bambola contro di lui

E’ ritornato nel suo ruolo, quello di centravanti e gli è bastato un attimo per trovare il gol. Al termine del primo tempo dopo il pareggio momentaneo su rigore di Guerrero, è stato proprio Gabriel Jesus a mandare nello spogliatoio il suo Brasile sul punteggio di 2-1. Ma la sua non è stata una gara relativa soltanto al gol, bensì soprattutto alla determinazione e all’altruismo.

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Suo infatti è stato l’assist per il gol iniziale di Everton, sue le iniziative che hanno mandato in tilt il povero Trauco sull’out sinistro del Perù e in generale la difesa della Nazionale di Gareca con Zambrano che più volte, quando se l’è trovato davanti, nel ruolo di centravanti, nell’interscambio con Firmino, andava completamente nel pallone. Per Jesus una gara perfetta.

Forza e determinazione, Guerrero non ha mai mollato

A 35 anni, nessuno si sarebbe mai aspettato di vederlo lì in finale, a battagliare contro un Brasile voglioso di vincere davanti al proprio pubblico. E invece in quella che è stata inevitabilmente la gara più importante della sua enorme carriera, Guerrero ha affilato le unghie mostrando gli artigli.

Ha fatto a botte con la difesa brasiliana quasi continuamente, con sportellate continue tra Marquinhos e Thiago Silva. Ha provato, con la protezione palla e le sponde, a far inserire anche Cueva dalla trequarti, ma quest’ultimo non ha quasi mai letto le sue giocate. Il rigore realizzato è una piccola grande soddisfazione.

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Gol e spettacolo, Everton vince la sfida con Advincula

Firmino, Gabriel Jesus e Coutinho. Non mancava di certo la qualità a questo Brasile alla vigilia di questa Copa America 2019, ma sicuramente mai nessuno si sarebbe aspettato di vedere l’esplosione incredibile di un giocatore come Everton. L’attaccante del Gremio è l’autentico crack di questo torneo. Ha sfondato in tutto e per tutto e nella finale contro il Perù ha mostrato ulteriormente il suo enorme valore.

Corsa, velocità, astuzia e senso del gol (sua la prima marcatura della gara), hanno creato difficoltà pazzesche anche a un velocista come Advincula, messo completamente in ombra da questo ennesimo talento del calcio brasiliano.

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Bravo anche nella fase di non possesso e nel recupero palla, ha giocato come una molla a rincorrere e farsi rincorrere dagli avversari. L’altro migliore in campo della gara è stato proprio lui, la stella della Copa America 2019 targata Brasile.

Cueva e Flores non sfondano mai il muro eretto da Casemiro

Gareca alla vigilia non si è preoccupato minimamente di essere spregiudicato e calcisticamente cattivo in finale. Il suo Perù infatti, ha fatto leva molto sui suoi fantasisti alle spalle di Guerrero. Ma se quest’ultimo s’è sbattuto per una partita intera anche per provare a far salire i suoi compagni, sia Cueva che Flores, sono sembrati subiti in difficoltà nel riuscire a trovare il varco giusto e inserirsi con movimenti senza palla.

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Il loro grande ostacolo infatti era rappresentato da due colossi come Arthur e Casemiro. Specie il centrocampista del Real Madrid, capita l’intenzione del Perù, ha sempre badato a spegnere sul nascere le iniziative dei due che quasi completamente bloccati, si sono limitati a battagliare con il centrocampista Blancos senza però essere mai pericolosi.

I voti della finale di Copa America

BRASILE (4-2-3-1): Alisson 6; Dani  Alves 5,5, Thiago Silva 6,5, Marquinhos 6, Alex Sandro 6,5; Arthur 6,5, Casemiro 7; Everton 7 (90′ Allan sv), Gabriel Jesus 8, Coutinho 5,5 (76′ Militao 6); Firmino 6,5 (75′ Richarlison 6,5). Ct. Tite.

PERU' (4-2-3-1): Gallese 6; Advincula 5, Zambrano 5,5, Abram 5, Trauco 5; Tapia 5,5 (81′ Gonzales sv), Yotun 6 (78′ Ruidiaz 6); Carrillo 6,5 (86′ Polo sv), Cueva 5, Flores 5,5; Guerrero 6,5. Ct. Gareca

Le formazioni iniziali delle due squadre (Sofascore)
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