Copa America 2015, gaffe razzista di Dunga: “Trattato come un africano”

Quella che si sta disputando in Cile rischia di passare alla storia come la Copa America delle polemiche. Dopo il parapiglia in Brasile-Colombia con tanto di espulsione e maxi-squalifica a Neymar e le polemiche post Cile-Uruguay per la palpatina galeotta di Jara a Cavani, questa volta ci ha pensato Carlos Dunga a riscaldare gli animi. Il Commissario tecnico della Seleçao alla vigilia del delicato quarto di finale della rassegna continentale contro il Paraguay, ha pronunciato frasi infelici, finendo per essere oggetto di accuse di razzismo. Queste le parole dell'ex mediano che ha vestito anche la maglia di Fiorentina e Pescara: "A volte ho avuto l'impressione di essere un brasiliano di origini africane, per quanti colpi ho ricevuto. E' come se la gente vedendomi dicesse ‘bisogna colpirlo'. Noi siamo considerati sempre i peggiori mentre gli altri sempre i migliori". Il tutto per cercare di spiegare lo stato d'animo del selezionatore e dei suoi giocatori che si sentono al centro di una pressione asfissiante.
Le scuse del ct della Seleçao
La sortita di Dunga immediatamente è finita al centro di polemiche e accuse di razzismo, sia sul web che sui social network. Inevitabile dunque un pubblico dietrfront dell'allenatore che ha raccolto l'eredità di Scolari reduce dal clamoroso ko nei Mondiali 2014. In un comunicato ufficiale divulgato dalla Federcalcio verdeoro Dunga ha chiarito il senso delle sue parole: "Voglio chiedere scusa a tutti coloro che si sono offesi per la mia frase sulle origini africane. Il modo in cui mi sono espresso non riflette i miei sentimenti e le mie opinioni". La speranza è che questo basti ad alleggerire la pressione mediatica su Dunga che spera di conquistare il titolo continentale e regalare una gioia al suo popolo.