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Conte: “Llorente è un grande. Siamo pronti per ricominciare a vincere”

Alla vigilia di Juventus-Sampdoria, il tecnico bianconero ha fatto il punto sugli obiettivi del 2013, sul mercato e censurato i fatti accaduti nell’amichevole tra Pro Patria e Milan.
A cura di Marco Beltrami
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Allenamento Juventus

Antonio Conte è pronto a vivere un 2013 da protagonista in Italia e in Europa. Il tecnico bianconero è intervenuto nella classica conferenza stampa della vigilia, prima dell’ultima sfida del girone d’andata della Serie A contro la Sampdoria. Dalla fame di successi della Vecchia Signora, al mercato, fino all’argomento della settimana ovvero i cori razzisti in Pro Patria-Milan. Tanti i temi trattati dal mister salentino che si è detto soddisfatto del lavoro svolto durante la sosta natalizia facendo il punto sulla situazione della Juve.

Vogliamo ricominciare da dove abbiamo chiuso l'anno, cioè vincendo. Ma attenzione alla Sampdoria, che è avvelenata e ha una posizione in classifica non consona al proprio valore. Sappiamo quali sono le insidie dopo la sosta ma siamo pronti. Abbiamo recuperato energie fisiche e nervose, abbiamo fatto un ‘ripasso' tattico: mi auguro che la Juventus riprenda da dove ha lasciato. Il 2012 è stato un anno straordinario, abbiamo conquistato 94 punti facendo qualcosa di strepitoso. E' un record e come tale può essere battuto: speriamo di riuscirci noi. Abbiamo 6 punti in più rispetto allo scorso campionato e anche le altre squadre stanno viaggiando ad un ritmo molto alto. Capello? La mia Juve ha fatto meglio della sua che, nonostante i giocatori in rosa, non ha ottenuto il massimo.

La formazione bianconera è pronta a fare di tutto per confermarsi in Italia e arrivare il più lontano possibile anche in Champions League nella speranza di fare quello che ha definito come un ‘miracolo'.

Vincere lo scudetto una volta può essere un caso. Se ci ripeteremo vorrà dire che stiamo costruendo qualcosa di importante. La Champions deve essere un sogno da coltivare senza ansie e senza patemi. Bisogna cercare di fare il massimo, ma i nostri tifosi devono capire che questo è un progetto per portare la squadra ai massimi livelli. Poi se arriverà il miracolo, saremo tutti contenti.

Conte ne ha approfittato anche per dire la sua sul mercato, dall’arrivo del duttile Peluso a Llorente, che piace e non poco al mister ex Bari e Siena.

Peluso può ricoprire più ruoli. È stato un acquisto intelligente. Sono certo che potrà dare un contributo importante. Sono sicuro che se ci saranno delle opportunità interessanti sul mercato le coglieremo. Llorente è un ottimo giocatore ma è dell'Atletico Bilbao, sono felice che prenda in considerazione la Juventus, perché significa che abbiamo di nuovo appeal. Però non è un giocatore della Juventus, e mi stupirei di vederlo a gennaio a Torino. Drogba? Non l'ho mai proposto alla società e non me l'ha mai proposto. Ci sono precisi parametri economici. Ieri vertice di mercato? Mi fa ridere, ogni giorno ci confrontiamo con Marotta e Paratici. Credo molto in questo gruppo e nessuno partirà a gennaio.

Ipotesi Borriello, ritorno in bianconero.

Marco è un calciatore che ricordo con grandissimo affetto, è stato determinante alcune situazioni, ricordo quella a Cesena, in cui mettemmo una grande firma sullo scudetto, è un ottimo calciatore, stiamo attenti su tutto, monitoriamo tutte le situazioni sapendo quello che c'è da fare, e che non ci sono molti soldi da spendere, se capiterà l'occasione sapremo coglierla.

In conclusione anche una battuta sulla piaga del razzismo nel calcio e su quanto accaduto in settimana a Busto Arsizio con la sospensione dell’amichevole tra Pro Patria e Milan:

Non so cosa succederebbe in una partita ufficiale se un giocatore uscisse dal campo per i ‘buuu' razzisti. Bisogna stabilire delle regole e farle rispettare, magari pensare alla sconfitta a tavolino per la squadra di casa – aggiunge Conte -. Al di là di questo, l'episodio che ha coinvolto Boateng è legato a un problema gravissimo. Se nel 2013 dobbiamo fare i conti con queste situazioni, vuol dire che siamo veramente alla frutta… Il Milan ha agito bene, ha mandato un segnale a tutti".

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