Juve e Inter, dove vanno Conte e Allegri. Tra effetti boomerang e tsunami Champions
Segnali di fumo arrivano da più parti in vista dell'imminente finale di stagione e dell'inizio di un calciomercato che si appresta ad essere infuocato soprattutto per le panchine dei club italiani, Ma non solo. Lo tsunami di Champions League che ha visto sprofondare il Barcellona e riemergere dalle acque il Tottenham ha cambiato un po' lo scenario complessivo. Che riguarda da vicino anche la vicenda Conte, il melodramma tutto italiano che tanto appassiona i tifosi.
Perché i risultati Champions incidono
Con la sconfitta in semifinale contro il Liverpool adesso Valverde non è poi più così sicuro di avere il posto assicurato. Non è piaciuta la prestazione di Anfield sotto tutti gli aspetti. Qualcosa di certo cambierà e il tecnico, fino a martedì sera non in discussione, può essere tra quelli che ne pagheranno le conseguenze. Al contrario, a Londra sponda Tottenham, mister Pochettino ha rinsaldato la sua panchina: la finale ottenuta con la straordinaria rimonta di Amsterdam sembra essere il fiore all'occhiello della sua gestione pluriennale.
‘Borsino' Conte: la situazione in Serie A
Tutto ciò, crea anche conseguenze non secondarie alle vicende di casa nostra con Antonio Conte che sta decidendo dove allenare e, di conseguenza, altri allenatori stanno valutando dove meglio accasarsi. Le ultimissime danno la Juventus in netto vantaggio rispetto a tutti: la Roma è rimasta dietro la curva con il tecnico barese che ha ringraziato e salutato; l'Inter è in fondo al rettilineo e sta provando a giocarsi la carta Marotta, convincente sì ma fino ad un certo punto; la Juventus è lì, che aspetta il ritorno dell'allenatore che diede inizio agli otto titoli consecutivi.
Decide Allegri: più scelte a disposizione
Una strada semplificata anche dalle vicende Champions. Massimiliano Allegri, ancora sotto contratto per una stagione, non rimarrebbe in bianconero contro voglia e sopportato, dunque sta prendendosi il tempo opportuno per valutare il da farsi. Che da martedì sera oltre al Psg che era già uscito allo scoperto, vede anche la piazza catalana pronta a corteggiarlo. Una doppia chance che permette al toscano di trattare a proprio vantaggio: due panorami differenti, aspettative simili, progetti con fuoriclasse assoluti. L'ago andrà laddove vi saranno maggiori garanzie economiche e di mercato.
L'Inter e il pressing per Conte
L'effetto domino, dunque, lascerebbe a bocca asciutta l'Inter che però sembra credere in Conte più che in Spalletti. Preparando una contro mossa alle proposte bianconere. Anche Suning attrae Conte, è evidente, con il solo neo di un progetto ben più indietro rispetto a quello juventino. Il punto, per l'Inter è un altro: lecito provare ad ingaggiare il tecnico che appare il migliore sulla piazza per vincere e subito, ma ciò sta a significare una mancanza di fiducia nell'attuale allenatore, Spalletti.
L'effetto boomerang: Spalletti come piano B
Al di là delle parole di Marotta che lo hanno confermato (anche perché ha ancora un contratto lungo), i fatti parlano chiaro: l'ex Roma rischia di diventare un ripiego, un piano B il che potrebbe portare anche un effetto boomerang. Da sempre, Luciano Spalletti odia le mezze vie, tanto più sentirsi di troppo o in secondo piano. Non un bel viatico per quella che dovrebbe essere la stagione del rilancio nerazzurro definitivo