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Conte: “Italia di vecchietti? Sono i migliori. Ibra sposta gli equilibri”

Buffon non dimentica l’ultimo Mondiale ed esalta le doti del gruppo azzurro e in particolare del blocco Juve.
A cura di Marco Beltrami
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L’entusiasmo per la vittoria all’esordio a Euro 2016 ha lasciato il posto alla concentrazione. L’Italia ha già dimenticato la vittoria contro il Belgio ed è concentrata esclusivamente sulla seconda sfida del gruppo E contro la Svezia di Ibra. Antonio Conte nella classica conferenza stampa della vigilia ha ricordato a tutti gli obiettivi della sua squadra, invitando tutti a tenere i piedi per terra: “Ho a disposizione un gruppo molto concentrato e determinato. Abbiamo voglia di fare le cose per bene e sono certo che una partita non cambierà il loro atteggiamento. Col Belgio abbiamo fatto bene e siamo partiti al meglio, ma non ci siamo nemmeno qualificati per gli ottavi che è il nostro primo obiettivo. Piedi per terra e cerchiamo di meritare la vittoria con la Svezia”.

Grande equilibrio a Euro 2016

Sicuramente però non si può negare che l’Italia sia stata una delle squadre che più ha impressionato finora a Euro 2016, anche in confronto alle altre: “Stiamo vedendo partite molto molto equilibrate, capisci che ogni gara è difficile, ne è l'esempio la Francia, ha avuto ragione dell'Albania solo al 90′, raddoppiando al 95′. La testimonianza è che comunque c'è grande equilibrio e preparazione, bisognerà fare grandi cose per vincere la partita ma noi dobbiamo concentrarci su noi stessi senza guardare gli altri”.

Poco turnover, e attenzione a Ibrahimovic

L’’Italia vista contro il Belgio è stata la squadra più anziana della storia degli Europei, ma nessuno ha corso finora quanto gli azzurri. Ci sarà turnover contro la Svezia? "Abbiamo giocato solo una partita e abbiamo avuto tempo per recuperare ed allenarci. Farò delle valutazioni parlando coi calciatori e valutando dei test. Ci stiamo allenando sapendo di giocare ogni quattro giorni. Non farò grandi cambiamenti". Inevitabile una battuta su Ibrahimovic, spauracchio numero uno per l’Italia. Parole di grande stima da parte di Conte: “E' un giocatore talmente forte che può giocare ovunque. Sposta gli equilibri di una squadra. La Svezia è una squadra quadrata con la sua stella davanti, faremo attenzione”.

Pellè e un'Italia di vecchietti

Se l’Italia dovrà fare i conti con Ibra la Svezia dovrà fare attenzione a Pellè che sta vivendo un momento magico. Conte si sofferma sul salentino e sulla crisi del calcio italiano: “Pellè è dovuto migrare all'estero per affermarsi come calciatore perché in Italia non giocava. Confrontarsi con altre realtà gli ha dato molte più sicurezze, ha lavorato tanto e oggi è un buonissimo attaccante con mezzi fisici notevoli. E' strano che in Italia non l'abbiano capito prima. I giovani? Sicuramente non è un periodo non molto felice del calcio italiano, ci sono delle difficoltà, serve far emergere dei talenti che possano fare grandi cose. Detto questo bisogna comunque fare del nostro meglio. Non so se è da considerarsi una squadra veterana, ma i ventitré penso siano i migliori. Un mese dove dobbiamo fare il massimo per ottimizzare tutto".

Il brutto ricordo di Ibra

In conferenza stampa con il ct, anche capitan Buffon che è intervenuto parlando in primis del famoso gol di tacco incassato da Ibra, nell’ultimo Italia-Svezia agli Europei: “Ricordi di Ibra? Non belli, anche se segnò gol esageratamente bello. All'epoca Zlatan era un talento ma non si riusciva a capire che carriera avrebbe fatto. In questi 12 anni ha dimostrato le sue capacità più volte e quel gol in Portogallo l'ha già ripetuto più volte. Fatta da lui non sorprende più. Ibra lo temiamo tantissimo perché fa la differenza e uno dei campioni che fanno le fortune delle squadre in cui giocano. La Svezia non è solo lui, ma il suo talento ce l'hanno in pochi. Sarà un bel problema fermarlo". 

Il flop della seconda partita

Buffon non dimentica l’ultimo Mondiale con il flop dopo la vittoria all’esordio con l’Inghilterra: “Nelle ultime competizioni nella seconda partita abbiamo sempre avuto problemi. Siamo qua per risolverli. L'inizio è stato confortante e forse non ce l'aspettavamo nemmeno noi, ma la nostra forza è che siamo consapevoli dei nostri limiti. Così sappiamo come preparare certe partite per non steccare. Con la Svezia sarà un banco di prova contro una squadra nordica importante. Dovremo fare molta attenzione. Il 2006? Anche stavolta abbiamo vinto all’esordio 2-0. Il gruppo si compatta e diventa più forte andando avanti e conseguendo risultati, è inevitabile. C'è una predisposizione dal primo giorno nel voler creare un'amalgama importante. Crediamo in questi fattori".

Buffon e il blocco Juve

In conclusione una battuta sul feeling con gli altri difensori, dimostratisi un muro invalicabile per il Belgio: “Ho un feeling particolare, giochiamo insieme da tanti anni e siamo una difesa collaudata. Ci conosciamo bene e ci stimiamo tantissimo e questo rende le cose più semplici. A questi livelli però non possiamo rilassarci e anche contro la Svezia dovremo prepararci bene. Conte ha portato la mentalità che conosce meglio. Il risultato è figlio del lavoro".

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