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Conte e il mercato dell’Inter: “Siamo incompleti. Lukaku? Non so cosa accadrà”

Dopo la vittoria ai rigori contro il Tottenham, Antonio Conte ha fatto il punto sulla preparazione del gruppo e sul calciomercato estivo: “Stiamo lavorando bene, sono gare e vittorie che imprimono la mentalità vincente. Lukaku? Prima era nostro, poi della Juve. La realtà è che è ancora lì, a Manchester”
A cura di Alessio Pediglieri
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I segnali sono confortanti ma solo dal campo. Il resto, tutto il resto preoccupa Antonio Conte che pensa a lavorare con ciò che ha e non pensare a ciò che vorrebbe avere. La vittoria, anche se ai calci di rigore, contro il Tottenham in terra inglese è corroborante, inietta fiducia e autostima, rilascia endorfine positive in un gruppo che vuole superare i propri limiti. Il tecnico lo sa e ha solamente parole al miele per chi ha giocato, si sta allenando, fa parte del progetto. Poi, il pensiero anche al mercato con il dilemma in avanti, dove mancano giocatori.

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La rosa incompleta: manca l'attacco

In rosa ci sono delle lacune, detto questo  sono molto fiducioso che la società possa compattare la rosa nel miglior modo possibile

Se ha un pregio, Conte dice sempre ciò che pensa, a costo di subirne le conseguenze. E quando gli si domanda com'è la sua Inter la risposta è chiara e semplice: incompleta. Nessuna accusa, nessuna condanna, semplicemente un dato di fatto perché al 4 agosto alla sua squadra manca un centravanti. C'è, si chiama Lautaro Martinez ma non può bastare per affrontare una stagione lunga e logorante. Ci sarebbe, si chiama Mauro Icardi ma anche se l'argentino resterà, resterà a guardare dal fondo del tunnel.

Il problema Lukaku: tutto può ancora accadere

Conte non si tira indietro sulla questione Lukaku: finché il mercato è aperto e nessuno firma altri contratti con altre società si è solo a chiacchiere, tutto può accadere e anche che l'Inter possa chiudere con il Manchester: "Se penso a ciò che è accaduto, sembrava in un primo momento che fosse fatta con l’Inter, in un secondo momento invece con la Juve. Oggi c'è una dato di fatto: che Lukaku sta lì a Manchester".

La mentalità, il gruppo, l'autostima

Questa partita è un ulteriore segnale che testimonia la volontà della squadra di migliorare e di crescere sotto l'aspetto della personalità

Pragmatismo, senso del dovere per le richieste cui dovrà dare risposta sul campo e con i risultati, ma anche obiettivo fisso su chi c'è e il gruppo che si sta formando, settimana dopo settimana: "Stiamo creando una buona mentalità nel gruppo, questi ragazzi hanno voglia di lavorare e questo è l'elemento principale, siamo solo ad agosto ma è importante iniziare con il piede giusto".

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