Conte: “Balotelli? Non ho tempo da perdere”. Ai calciatori: “Faticate”

Ora et labora. Palla al piede e pedalare. Lacrime e sangue. Sudore e fatica. L'elogio della mediocrità a margine della partita pareggiata a San Siro (1-1) con la Croazia lascia spazio a una stoccata nei confronti dei calciatori protagonisti della prestazione di Milano. Il ct, Conte, ne ha per tutti. Nessuno è risparmiato dalle parole che hanno il sapore d'una ramanzina. "Bisogna tornare umili, apprezzare il lavoro e faticare se vogliamo andare avanti – afferma a Rai Sport -, altrimenti sarà solo l'inizio della discesa". L'ultimo quarto d'ora, quello condotto all'insegna ‘non facciamoci del male' sia da una parte sia dall'altra, pure ha lasciato il segno e la conferma d'una Nazionale con poca qualità e una buona dose di determinazione: doti che non bastano nemmeno per avere ragione di un buon avversario. Poco al di sopra della media e già capace di mettere a dura a prova la resistenza e la tenuta tattica degli azzurri. "Il calcio italiano non va nel verso giusto. Dobbiamo rendercene conto, e poi passare dalle parole ai fatti. In generale mi aspettavo più partecipazione da tutti".
Quanto a Balotelli, finora l'ex allenatore della Juventus non s'era pronunciato. Qualche giorno fa, poco dopo la convocazione, s'era limitato a commentare le critiche così: "Quel che penso me lo tengo per me, faccio le mie valutazioni". All'indomani dei novanta minuti con la Croazia, ai quali l'ex milanista nemmeno ha preso parte per essere tornato a Liverpool in anticipo, chiarisce: "Non sono certo così presuntuoso da pensare che potessi cambiarlo proprio io dopo che altri non ci sono riusciti… Io, però, non ho tanto tempo e per certe cose ne serve. Balotelli di certe cose dovrà rendersene conto lui da solo".