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Conte a Capello: “La mia Juve più forte, la sua puzza di scudetti revocati” (VIDEO)

L’allenatore della Juve ha risposto al Ct della Russia che aveva criticato i “provvedimenti” adottati da Conte dopo Verona.
A cura di Marco Beltrami
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L’Antonio Conte che non ti aspetti. Nel post partita della bella vittoria del Chievo sulla Juventus, il mister bianconero ha approfittato dei microfoni di Sky per rispondere per le rime a Fabio Capello. Non è stata una settimana facile per i campioni d’Italia reduci dal pareggio in rimonta contro il Verona. I provvedimenti del mister salentino che, ha annullato il giorno di riposo dei suoi, hanno fatto molto discutere. E proprio “Don Fabio” ha criticato la scelta di Conte che lunedì dopo aver convocato i suoi giocatori ha parlato loro per circa mezz’ora prima del più classico dei “rompete le righe”. Questa la riposta dell’ex centrocampista bianconero: “Ci sono situazioni in cui si deve alzare la voce per non perdersi per strada. Quello che è successo a Verona non doveva passare inosservato: ho fatto notare che certi punti non vanno persi per strada. Non è facile per 3 anni vincere: la storia calcistica lo insegna. Quando vedo che ci si potrebbe sentire più tranquilli alzo la voce, pur rispettando anche quelli che parlano di me, anche chi dice fesserie, chiedendo per esempio se ho fatto bene o male. Se ho dato una sculacciata o dato la pappetta. Anche a persone di un certo livello. Se lo chiedessero a me di altri non sarei intervenuto. Capello? No mi riferisco a chi fa il maestro senza conoscere le cose altrui. Devono guardare in casa propria: c’è più puzza in lì che altrove”.

Stilettate a Capello. Un riferimento a Capello che è diventato chiaro subito dopo, quando Conte ha risposto alla provocazione del Ct della Russia che ha evidenziato anche la differenza abissale tra i bianconeri e gli avversari. L’attuale allenatore della Juventus non ha usato mezzi termini: “Serie A troppo “scarsa” per noi? L’anno prossimo chiedo di Agnelli di iscriverci in Premier. Penso che dia fastidio che la Juve stia superando quello che ha fatto quella di Capello. Della sua mi ricordo i successi, ma non il gioco memorabile. Di quella ricordo i successi e gli scudetti revocati. Se penso alla Juve penso certo a quella di Lippi, o di Trapattoni”.

La Juve più forte. Il mister ha tracciato anche un bilancio del suo lavoro in bianconero con le differenze tra la prima Juve targata Conte e quella attuale: “La prima Juve era arrembante, e ha vinto uno scudetto incredibile da imbattuta senza grandi operazioni sul mercato con l’Inter del triplete, il Milan di Ibra e l’Inter di Cavani, Hamsik e Mazzarri. Ora siamo migliorati da tutti i punti di vista con tutti i calciatori che mi hanno colpito in senso positivo”.

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