Conte al Milan, Raiola: “Ci ho lavorato ma era troppo legato alla Juventus”
Antonio Conte al Milan? Un matrimonio che si stava per realizzare. Non solo una voce o un'indiscrezione di mercato: il passaggio del tecnico salentino ai rivali di sempre rossoneri stava per diventare realtà poco prima che arrivasse la chiamata dalla Nazionale italiana. Lo ha confermato Mino Raiola, che intervistato dalla Gazzetta dello Sport ha rivelato di essere stato l'intermediario di questa particolare trattativa di mercato avvenuta all'indomani delle dimissioni di Antonio Conte da tecnico della Juventus.
"Sarebbero stato l'ideale per i progetti rossoneri, ed io l'ho corteggiato con insistenza in quelle settimane", ha spiegato Mino Raiola, "mi sembrava di averlo convinto, ma non se l'è sentita di fare un passo così impegnativo. Antonio è rimasto fondamentalmente legato al mondo Juventus, e quindi ha preferito evitare uno strappo così radicale con la sua storia di calciatore ed allenatore. Ricominciare dal Milan sarebbe stato stimolante", ha aggiunto ancora Raiola, "ma pericoloso dal punto di vista ambientale. Invece, l'esperienza con la Nazionale gli permette di avere un ruolo neutro, e di cui forse aveva bisogno".
Adesso però il nome di Antonio Conte è tornato in auge per la panchina del Milan: il tecnico salentino, ufficialmente, non ha intenzione di lasciare la panchina della Nazionale. Ma lo strappo sugli stage potrebbe aver creato una frattura non più sanabile. Il Paris Saint-Germain, altro club che segue da vicino il tecnico azzurro, è alla porta, così come il Milan il cui destino di Inzaghi sembra potersi decidere, ironia della sorta, proprio domenica contro la Juventus: l'eventualità che a giugno se ne possa riparlare, per Conte in rossonero, è insomma altamente probabile.
