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Con Brasile-Croazia inizia il Mondiale: le probabili formazioni

Appuntamento giovedì alle 22 italiane per la nazionale verdeoro della stella Neymar che debutta contro i biancorossi di Kovac. Prima del match, la cerimonia d’apertura che si preannuncia senza precedenti.
A cura di Alessio Pediglieri
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Ci siamo. Con Brasile-Croazia la parola passerà adesso, e dopo settimane di attesa e una marcia di avvicinamento tanto lunga quanto suggestiva condizionata dalle proteste in corso nel Paese organizzatore e dai tanti infortuni di molti tra le possibili stelle mondiali, al calcio giocato. I riflettori saranno infatti puntati sul match di apertura di Brasile 2014, col dream team verdeoro dato per favorito per la vittoria finale da non pochi osservatori del calcio mondiale, che sfiderà la Croazia dei talenti ancora non completamente espressi che avrà l'occasione giusta per rivelarsi al mondo. Il calcio d'inizio è fissato subito dopo la cerimonia d'apertura che darà il via ufficiale alla kermesse iridata.

Prepartita con cerimonia – Qualche giornale sudamericano è riuscito a strappare foto e retroscena dei preparativi della festa iniziale di Brasile 2014 ma continua a fare molta eco la notizia della rinuncia da parte della popstar internazionale Jennifer Lopez ad esibirsi dal vivo allo stadio di San Paolo col rapper cubano Pitbull, per eseguire “We Are One”, inno ufficiale della ventesima edizione del campionato. Protagonisti certi però saranno i testimonial delle varie rappresentative nazionali, uniti alla simpatica mascotte scelta dall'organizzazione, l'armadillo "tabu-bola", un animale capace di ritirarsi su sé stesso assumendo la forma di pallone in caso di pericolo davanti ai predatori.

Debutto dolce-amaro – E' la seconda volta che la formazione sudamericana sfida i croati nella gara d'esordio di un Mondiale: era successo anche nel 2006 quando i verdeoro si imposero per una rete a zero grazie al sigillo di Ricky Kakà, lasciato a casa stavolta dal Commissario Tecnico Scolari. Il Brasile nella sua storia ha steccato la gara d'esordio soltanto due volte, nel 1934 contro la Jugoslavia e nel 1038 contro la Spagna. Da allora soltanto vittorie, ben quindici, e pareggi. La Croazia è invece alla sua quarta partecipazione al Mondiale: il risultato migliore lo ottenne a Francia 98 quando guadagnò una preziosissima quanto inaspettata medaglia di bronzo.

Seleçao nel segno di Neymar – Sono tante le pressioni, dunque, sulla Nazionale verdeoro e sul suo Ct Felipe Scolari che punta su un 4-2-3-1 che ha davvero poco di sudamericano ma tanto di europeo. Si parte dal vantaggio di una difesa sulla carta davvero solida con Thiago Silva perno indiscusso e affiancato dal valido David Luiz, pagato una esagerazione di milioni dal Psg al Chelsea. Sulle corsie laterali si punterà su Dani Alves e Marcelo che rappresentano ad oggi il top nel ruolo. A centrocampo sulla mediana ci sarà la coppia Paulinho-Gustavo che ha il compito di proteggere il reparto arretrato consentendo più possibilità al trio Hulk-Oscar-Neymar (recuperato dal lieve infortunio in allenamento) di svariare sulla trequarti alle spalle dell'unica punta Fred. Quest'ultimo, criticatissimo e poco in patria, non sarà straordinario dal punto di vista tecnico ma è un formidabile goleador, beniamino di Scolari.

Talenti croati – Non ci poteva essere esordio peggiore per la formazione di Niko Kovac che non ha grandi velleità di successo ma che proverà a giocarsi le proprie carte sin dall'esordio. La nazionale croata0 dispone infatti tra le proprie fila di elementi di indubbia qualità che sono ben conosciuti a livello europeo. Su tutti spicca il centravanti del Bayern Monaco e neo uomo mercato, Mario Mandzukic, che però non farà parte della sfida contro il Brasile perchè deve scontare una vecchia squalifica. Al suo posto in campo ci sarà Jelavic ma è a centrocampo che i biancorossi potrebbero fare la differenza: Modric e Rakitic sono giocatori di valore assoluto che uniti all'interista Kovacic potrebbero creare una mediana di quantità e qualità. Il punto debole è invece la difesa che convince poco nonostante l'esperienza di uomini come Srna e Corluka per un modulo, 4-2-3-1, che potrebbe anche cambiare in corsa grazie alla duttilità del Ct Kovac.

Brasile (4-2-3-1): Julio Cesar; Dani Alves, David Luiz, Thiago Silva, Marcelo; Paulinho, Luiz Gustavo; Hulk, Oscar, Neymar; Fred.
A disp: Jefferson, Victor, Dante, Maicon, Maxwell, Henrique, Willian, Ramires, Fernandinho, Hernanes, Bernard, Jo.
CT:  Felipe Scolari

Croazia (4-2-3-1): Pletikosa; Srna, Corluka, Lovren, Pranjic; Modric, Rakitic; Olic, Kovacic, Perisic; Jelavic.
A disp: Subasic, Zelenika, Vida, Vrsaljko, Schindelfeld, Brozovic, Vukojevic, Mocinic, Sammir, Eduardo, Rebic.
CT: Niko Kovac

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