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“Come cioccolato al sole”: lo Spartak Mosca scherza, ma scattano le accuse di razzismo

Il club russo è stato accusato da diversi tifosi via web per un tweet poco fortunato su tre giocatori della squadra, brasiliani, e una battuta mal interpretata. Critiche figlie di una nomea che la società si porta dietro da sempre per altri episodi di razzismo che i suoi tifosi hanno manifestato nel tempo.
A cura di Alessio Pediglieri
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Un fulmine a ciel sereno per troppa superficialità: lo Spartak Mosca è al centro della vufera via social: quello che avrebbe voluto essere un tweet scherzoso, si è trasformato in un caso che ha infiammato il web e procurato allo stesso Spartak accuse di razzismo. E' successo che il profilo ufficiale del team moscovita ha twittato una frase in cui paragonava tre dei suoi giocatori brasiliani, tutti di colore, al cioccolato.

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Attualmente la squadra allenata da Massimo Carrera sta svolgendo un periodo di preparazione negli Emirati Arabi, per sfuggire al gelo dell'inverno russo. Il clima dovrebbe essere sereno e scherzoso e il tentativo del tweet incriminato è proprio quello: "Guardate come il cioccolato si scioglie al sole", una frase comparsa sul profilo ufficiale del club su Twitter, con tanto di ‘emoji' di sorrisi, sole e tavolette di cioccolato, accompagnata da un video dei giocatori in questione.

I calciatori sono l'ex milanista Luiz Adriano, Fernando e Pedro Rocha che si vedono intenti a svolgere esercizi sdraiati sull'erba.  Nel video i tre sembrano voler scherzare con chi li sta riprendendo, ma il tweet non ha incontrato il gradimento di alcuni tifosi che hanno attaccato lo Spartak accusando il club di razzismo.

Successivamente lo Spartak ha diffuso un altro video nel quale uno dei tre calciatori, Fernando, ha spiegato che, "in questo club, non esiste razzismo: siamo una famiglia unita". Ma è difficile per la società scrollarsi da dosso una nomea che ha da tempo visto che nel settembre scorso in una partita di Champions ululati e versi di scimmia venivano indirizzati al giocatore del Liverpool, Sadio Mane', ogni volta che toccava il pallone.

Il grido ‘Scimmia' era stato invece riservato al portiere del Lokomotiv, Guilherme, brasiliano con la nazionalità russa, durante la finale dell'ultima Supercoppa nazionale. Bravo, a tal punto da meritare la nazionale ma anche altri cori e insulti dei tifosi russi che gli rivolsero cori razzisti.

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