Colombia, aggredita e derubata la famiglia di Zuniga

Rimasto ad allenarsi da solo a Castel Volturno e in attesa di una nuova sistemazione (potrebbe tornare in patria, all'Atletico Nacional), Juan Camilo Zuniga nelle ultime ore ha ricevuto una telefonata dalla Colombia che di certo non gli avrà fatto piacere. Dall'altro capo del telefono, c'era infatti Justina Romero: matrigna dell'ormai ex difensore trentunenne del Napoli. La donna, nelle scorse ore, è stata vittima di una violenta aggressione in una fattoria nella città colombiana di Chigorodó (che ha dato i natali proprio al calciatore): situata nel dipartimento di Antioquia, nel nord ovest del paese. Secondo la ricostruzione resa pubblica dalle televisioni e dai quotidiani locali, la donna sarebbe stata picchiata, imbavagliata con i suoi due figli e quindi derubata da un aggressore.
La ricostruzione della Polizia
A confermare il triste episodio, sono state anche le forze dell'ordine arrivate sul posto per fare le prime rilevazioni e ricostruzioni. Il colonnello Luis Eduardo Soler, comandante della polizia di Urabá, ha riferito al giornale "El colombiano di Medellín", che il ladro dopo aver immobilizzato la famiglia di Zuniga ha preso gioielli e altri oggetti per un valore di circa 3.700 dollari. "La rapina è avvenuta venerdì scorso – ha precisato Soler – Il ladro si è introdotto nella residenza, ha imbavagliato i due figli, una ragazza di 17 anni e un ragazzo di 14, e lo stesso ha fatto con la madre procedendo poi a rubare alcuni oggetti di valore dal valore stimato intorno agli 11.000.000 pesos". Non contento di aver trafugato gioielli di valore, il ladro avrebbe poi concluso il suo furto rubando alla famiglia del calciatore del Napoli anche una moto.