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Collina: “Contatto Benatia-Vazquez? Sarebbe stato rigore anche con il Var”

Il designatore arbitrale dell’Uefa traccia il bilancio del rendimento dei fischietti in Champions e chiude la porta alle possibili interviste nei post-partita: “Non si può esporre un arbitro a quello che accade in zona mista. Devono farsi rispettare, altrimenti non vengono rispettati. L’autorità è fondamentale per un arbitro. Non va bene essere circondati ogni volta”
A cura di Marco Beltrami
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Il bilancio della stagione arbitrale, la prima con il Var in diversi campionati tra cui la Serie A, una battuta sul famigerato rigore di Real-Juve e nessuna risposta al presidente bianconero Andrea Agnelli che aveva messo in discussione la sua posizione. Il designatore arbitrale dell'Uefa Pierluigi Collina in un'intervista agli spagnoli di Marca ha affrontato diversi temi caldi, gonfiando il petto per il rendimento degli arbitri che continueranno a rivelarsi decisivi anche con l'introduzione del mezzo tecnologico.

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Collina promuove gli arbitri, rendimento positivo

Ai microfoni del tabloid spagnolo, Collina è partito dalla stagione degli arbitri rivelatasi positiva in Champions. Azzerate dunque le polemiche per i presunti "aiutini" al Real Madrid in occasione dei confronti contro Juventus e Bayern: "Il rendimento degli arbitri è molto alto e se ci sono degli errori non sono certo fatti apposta. Nel 2015-16, che è stata la stagione migliore, abbiamo avuto solo due partite problematiche in Champions. Certo, le cose non vanno sempre come sperato, ma i risultati sono buoni".

Per il Var in Champions bisognerà attendere a lungo, parola di Collina

Quella appena archiviata è stata comunque una stagione storica per i fischietti, grazie all'introduzione in determinati campionati come la Serie A del Var. Anche con la moviola in campo però la figura dell'arbitro resta centrale per il designatore che sembra allontanarne l'esordio in Champions: "Il VAR sarà un aiuto, il paracadute perfetto. Ma, anche quando sarà a pieno regime, non ci saranno dubbi sul fatto che sarà l’arbitro a continuare a decidere. L’ultima parola spetta all’arbitro. Ora il VAR sarà alla Coppa del Mondo, una competizione che si gioca tutta nello stesso paese, con la stessa produzione televisiva. Se guardiamo alla Champions, si gioca in molti paesi diversi, alcuni che utilizzano il VAR e altri che non la conoscono, né a livello arbitrale né televisivo. Non è possibile stabilire quando sarà il momento in cui il VAR sarà implementato in Champions".

Il rigore Benatia-Vazquez assegnato anche con il Var per il designatore

E a proposito di Var, cosa sarebbe accaduto se fosse stato attivo nell'ultima Champions e in particolare nell'occasione relativa al famigerato rigore concesso nel finale di Real-Juve che ha alimentato tante polemiche? Colina non ha dubbi: "Si parla tanto di episodi come il rigore di Real Madrid-Juventus, in cui non è previsto l’utilizzo del VAR, perchè si tratta di una interpretazione dell’arbitro. L’episodio fa ancora discutere sul piano tecnico a distanza di quasi due mesi. La discrezionalità dell’arbitro in una situazione come quella del contrasto Benatia-Lucas Vazquez diventa determinante. Probabilmente se Oliver avesse consultato il VAR, avrebbe confermato la decisione presa sul campo".

Gli arbitri non devono parlare dopo le partite

In conclusione una chiusura perentoria, quella relativa alla possibilità di permettere agli arbitri di essere intervistati nel post-partita: "Chiaramente si può comunicare meglio, ma non possiamo inserire gli arbitri al centro di un dibattito. Bene spiegare le azioni e le decisioni, ma non si può esporre un arbitro a quello che accade in zona mista. Devono farsi rispettare, altrimenti non vengono rispettati. L’autorità è fondamentale per un arbitro. Non va bene essere circondati ogni volta“.

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