51 CONDIVISIONI

Classifica delle migliori tifoserie del mondo: Napoli è l’unica italiana tra le prime 25

Il quotidiano spagnolo Marca ha lanciato un sondaggio chiedendo di stilare la classifica finale delle migliori tifoserie del mondo e nella votazione, ancora aperta, sta trionfando la tifoseria del Palmeiras davanti a quelle di Persépolis e Raja Casablanca. Ai piedi del podio si posiziona quella dell’Al-Ahly insieme a quella del Boca Juniors. La prima italiana è quella del Napoli, al 25° posto.
A cura di Vito Lamorte
51 CONDIVISIONI
Immagine

Ogni squadra di calcio ha bisogno di un grande tifoseria alle spalle dietro. Il quotidiano spagnolo Marca ha lanciato un sondaggio chiedendo di "vota con la testa e non con il cuore per stilare la classifica finale delle migliori tifoserie del mondo". Nella votazione, ancora aperta e alla quale è ancora possibile partecipare, è online sul sito del noto giornale sportivo iberico e, per ora, vede trionfare la tifoseria del Palmeiras davanti a quelle di Persépolis e Raja Casablanca. Ai piedi del podio si posizionano quella dell'Al-Ahly insieme a quella del Boca Juniors.

Le prime due europee sono spagnole e si tratta dei gruppi organizzati di Betis e Atletico Madrid, che si piazzano davanti a Liverpool, Borussia Dortmund e Real Madrid. La prima italiana in questa classifica provvisoria è la tifoseria del Napoli, che si piazza al 24° posto, dietro a quelle del Peñarol, dell'Independiente, del Celtic, del Wydad Casablanca e del Fenerbahce.

La tifoseria azzurra è molto conosciuta e rispettata in tutta Europa, e questo punto anche nel mondo, e negli ultimi tempi il coro più del periodo più recente, ovvero "Un giorno all'improvviso", è stato ripreso e riadattato a seconda delle esigenze da tanti altri gruppi. Le altre due italiane presenti nelle prime 40 sono quelle di Inter e Milan.

Scorrendo la classifica si nota tifoserie incredibili, che farebbero tremare le gambe a qualsiasi calciatore: da quella del Galatasaray a quella del Tigres fino a Colo Colo, Racing, Flamengo e América de México. Gruppi organizzati che rendono le partite di calcio indimenticabili esperienze con coreografie, cori e striscioni.

La tendenza e la condotta violenta di alcune frange, che va sempre condannata senza sé e senza ma, tende a fare di tutta l'erba un fascio e l'opinione sulle tifoserie organizzate è sempre più negativa ma in assenza di esse sembrerebbe di stare a teatro e non in uno stadio di calcio, dove l'ironia e gli sfottò dovrebbero essere di casa senza mai sfociare in situazioni pericolose perché, come diceva Pier Paolo Pasolini, "il tifo è una malattia giovanile che dura tutta la vita".

Una volta alla settimana, il tifoso fugge da casa sua e va allo stadio. Sventolano le bandiere, suonano le trombe, i razzi, i tamburi, piovono le stelle filanti e i coriandoli: la città scompare, la routine si dimentica, esiste solo il tempio. In questo spazio sacro, l’unica religione che non ha atei esibisce le sue divinità… (Eduardo Galeano)

51 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views