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Clasico Real-Barça, rabbia Ronaldo: “Abbiamo giocato contro 12”

Il portoghese furioso nel dopo gara contro l’insufficiente arbitro Mallenco reo di aver diretto il match a favore dei catalani. Si riapre la polemica verso la teoria de complotto e del ‘potere forte’ del Barcellona.
A cura di Alessio Pediglieri
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real contesta nel clasico
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Chi l'ha visto è rimasto estasiato e ha parlato di calcio di altri tempi, fatto di spettacolo puro e di gran classe con due squadre che si sono affrontate a viso aperto in 90 minuti in cui è succcesso tutto e il contrario di tutto. E' l'ultimo Clasico di Liga tra Real Madrid e Barcellona giocatosi al Bernabeu e già entrato nella storia del pallone spagnolo non soltanto per il rocambolesco risultato (4-3 per gli azulgrana in una serie infinita di capovolgimenti di fronte) ma per ciò che è accaduto in campo e per le polemiche successive. Tre rigori, di cui l'ultimo decisivo segnato da Leo Messi che con la sua tripletta personale ha conquistato l'ennesimo record e ha vinto la sua personalissima gara diretta con Cristiano Ronaldo, anch'egli a segno ma non in modo decisivo.

90 minuti di fuoco – Lo stesso Cr7 che a fine gara non ha lasciato l'acceleratore, spingendo ancora forte questa volta nelle dichiarazioni del dopo partita in cui senza se e senza ma ha dichiarato come la sconfitta del real Madrid contro il Barcellona fosse stato un risultato desiderato da molti, forse troppi visto che in campo, a detta del portoghese, si è visto chiaramente una conduzione arbitrale a senso unico: pro catalani. E poco importa al Pallone d'Oro se il suo di rigore non c'era e ha indotto l'arbitro Undiano Mallenco a fischiare un penalty inesistente e ancor meno interessa al fenomeno lusitano di aver iniziato lui per primo una personalissima ‘contesa' col direttore di gara durata 90 minuti ed iniziata dopo nemmeno 120 secondi di gioco per una presunta spinta subita in area del Barcellona.

Ronaldo al veleno – Le dichiarazioni di Cr7 puntano il dito indice verso Mallenco ma non solo e per il portoghese la "strana" sconfitta del Real Madrid non è altro che l'apogeo di un complottoche voleva vedere i Blancos perdere per riportare nella corsa al titolo il Barcellona: "Gli errori dell'arbitro sono molti, ce ne voleva uno all'altezza della partita. Era nervoso: non voglio giustificarmi ma sono accadute molte cose. Del resto è una battaglia difficile: c'era gente che non voleva che vincessimo perché altrimenti il Barça sarebbe rimasto tagliato fuori dalla lotta per il titolo. Sono da molto qui e ovviamente dà fastidio che il Madrid vinca, genera invidia. La gente voleva che il Barcellona restasse in corsa e così è stato".

Fiele e miele – A rincarare la dose anche altri giocatori del Real Madrid di Carlo Ancelotti, come il difensore Arbeloa che su Twitter ha dato sfogo alla sua rabbia, appoggiando la tesi di Cr7: "La stessa storia di sempre" così come ha fatto il fratello di Sergio Ramos, agente del giocatore, che ha rincarato la dose: "Dovrebbero ritirare la licenza a Undiano Mallenco". A smorzare i toni, anche perchè soddisfatto di aver vinto una gara all'ultimo secondo e aver conquistato tre punti fondamentali per il proseguo della stagione è stato il tecnico dei catalani, ‘Tata' Martino che ha difeso in parte l'operato del direttore di gara (complessivamente inadeguato alla delicatezza del match): "Il rigore di Ramos su Neymar non si discute, gli altri non so".

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