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Cinque italiane nella prossima edizione della Champions, perché è possibile

Cosa dice il regolamento della Uefa e perché è possibile (anche se difficile) che nella prossima edizione della Champions (2018/2019) le italiane ammesse ai gironi siano 5 e non 4, come previsto dalle norme della Federazione.
A cura di Maurizio De Santis
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Quante squadre italiane parteciperanno alla prossima edizione della Champions? In base alla nuova formula annunciata nei mesi sorsi e ufficializzata dalla Federazione continentale nel congresso di Bratislava, saranno quattro. Le prime 3 classificate che accederanno direttamente alla fase a gironi più una eventuale quarta che arriverà dai playoff di fine agosto (turno preliminare). Un beneficio concesso a pochi, appannaggio delle nazioni che occupano le prime quattro posizioni nel Ranking Uefa (Spagna, Germania, Inghilterra, Italia).

Fin qui la regola principale poi però può capitare che per uno scherzo della sorte il numero possa variare, addirittura essere superiore. In che senso? Le squadre ai nastri di partenza della Coppa potrebbero essere addirittura cinque. Come può capitare una cosa del genere? Nessuna deroga alle prescrizioni, solo il frutto di una serie di risultati/coincidenze sportive che vedono direttamente coinvolte le formazioni italiane attualmente ancora in corsa in Europa.

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Il quarto posto non basta per la Champions

Ragionando per assurdo – considerando che ci troviamo di fronte semplicemente a una deduzione di tipo statistico – c'è un'ipotesi che potrebbe aggirare la norma vigente, per effetto della quale chiudere al quarto posto non garantirebbe l'accesso ai playoff di Champions ma riserverebbe solo un posto in Europa League. Ecco come è possibile, le ipotesi al riguardo sono due e strettamente connesse:

  • Juventus oppure Roma vincono questa edizione della Champions ma subiscono un tracollo in campionato e restano fuori dalle prime quattro posizioni
  • Lazio oppure Milan conquistano l'Europa League ma non riescono a chiudere tra le prime quattro in Serie A.

Cinque italiane nelle urne della Coppa

Per effetto delle ipotesi sopra prefigurate l'Italia potrebbe schierare ben cinque formazioni ai nastri di partenza della prossima edizione della Champions League: i campioni d'Europa in carica, la squadra che alza la Coppa dell'Europa League, le prime tre classificate in Serie A. In una situazione del genere la squadra che chiude al quarto posto è costretta ad accontentarsi della partecipazione all'Europa League.

Com'è possibile una cosa del genere?

A chiarire la situazione in casi del genere è il regolamento della Uefa che dà indicazioni precise sul numero di squadre qualificate e le opzioni possibili

  • Secondo il regolamento la vincitrice dell'Europa League va alla fase a gironi se la vincitrice della Champions League si qualifica direttamente per la fase a gironi grazie al piazzamento in campionato.
  • È possibile che una nazione che ha diritto a 3 posti in Uefa Champions League arrivi a 5, che una nazione con 2 posti arrivi a 4 o che una nazione con 1 posto arrivi a 3. Questo può accadere solo se la nazione in questione ha 2 squadre che vincono entrambe le competizioni europee ma che non si qualificano attraverso il campionato.

Il caso Siviglia nella Liga spagnola

Quanto accaduto nelle ultime due stagioni dopo i trionfi di Barcellona e Real Madrid è una sorta di conferma e fa riferimento al caso del Siviglia, la società andalusa che per 2 edizioni consecutive ha vinto l'Europa League: ha partecipato alla edizione della Champions League 2015/2016 nonostante il quinto posto in Liga, consentendo a ben 5 formazioni iberiche di partecipare alla fase a gironi. Con un altro successo in Europa League a Basilea nel maggio 2016 ha conquistato ancora una volta l'accesso alla fase a gironi della Champions nonostante abbia chiuso al settimo posto in campionato.

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