Cina, il ct Lippi: “Mondiali? Nessun traguardo è impossibile”
Marcello Lippi non ha voglia di scherzare. La sua avventura alla guida della nazionale cinese è appena iniziata ma le idee sono subito chiare: vincere. Ovunque, per qualsiasi obiettivo. Anche perché l'ex ct della Nazionale italiana campione del Mondo 2006 è stato ingaggiato proprio per portare risultati e far crescere il calcio cinese ancor più. Già conosciuto e stimato per avere fatto benissimo con Guangzhou, Lippi adesso proverà a trascinare la Cina ai prossimi Mondiali, non per essere semplicemente una meteorite ma un progetto certo, costruito con basi solide e che punta in alto.
Nel giorno della sua presentazione come nuovo ct della Cina, Marcello Lippi non ha nascosto le sue ambizioni per arrivare ai prossimi Mondiali, obiettivo minimo dichiarato: "Ora ci metteremo subito al lavoro, io e tutto lo staff, per provare a fare qualcosa che attualmente sembra difficile, forse impossibile. Ma nel calcio nulla è impossibile. Non so se ci riusciremo, ma ce la metteremo tutta. Poi ci saranno altri momenti per verificare la crescita del calcio cinese".
Un primo passo importante, in cui Lipi crede ciecamente e per il quale ha lavorato attentamente sullo staff tecnico con cui collaborare e dopo aver conosciuto il calcio cinese attraverso le sue esperienze precedenti nei club, tra cui il Guangzhou con cui ha vinto anche un campionato. "Cercheremo di creare una squadra con presupposti psicologici e senso di appartenenza. Avere la maglia della Cina deve dare grande energia. Cercheremo di costruire anche un'organizzazione tattica. Sono felice di aver raggiunto quest'accordo, ho sempre apprezzato la grande stima verso la mia persona e il mio staff ed ho sempre avuto il pensiero di poter tornare qui un giorno. La Cina è un grande Paese"
Lo stipendio annuale di Lippi dovrebbe essere di 4,5 milioni di euro ma a questi verranno aggiunti 15,5 milioni annui che Lippi e il suo staff" guadagneranno per essere "advisers" ufficiali del Guangzhou, come dice CCTV. Il tecnico sarebbe dovuto tornare al club della Chinese Super League, che però lo ha lasciato libero di accasarsi con la nazionale a patto di supervisionare sulle sorti societarie. A suon di milioni.
