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Cile, denuncia alla FIFA di presunta “combine” per Perù-Colombia

La denuncia di un gruppo di avvocati cileni è stata accolta dalla Commission Integrity della FIFA e passerà ora alla Corte Disciplinare dell’ente.
A cura di Vito Lamorte
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Il girone dell'America Latina di qualificazione ai Mondiali del 2018 si è concluso dieci giorni fa e il verdetto è stato chiaro: Brasile, Uruguay, Argentina e Colombia volano in Russia e Perù  spareggio con la Nuova Zelanda. Cile e Paraguay a casa.

Molto scalpore ha destato il pareggio tra la selezione peruviana e quella colombiana che dopo essere venute a conoscenza del sconfitta del Cile in Brasile non si sono più fatte la guerra e hanno raggiunto l'obiettivo. Si è parlato di "combine" e di risultato deciso a tavolino anche perché le telecamere hanno ripreso Guerrero e i Cafateros parlare ripetutamente durante la gara.

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La denuncia degli avvocati cileni

Proprio per questo motivo è arrivata la denuncia formale da parte di un gruppo di avvocati cileni che è stata risolta positivamente in prima istanza dalla FIFA Integrity Commission secondo il quotidiano cileno El Mercurio, per impugnare il caso che riguarda la gara tra Perù e la Colombia nell'ultimo turno di qualificazione ai Mondiali di Russia del 2018. Il giornale ha pubblicato il documento arrivato in commissione in cui si conferma la denuncia e riposta positiva da parte dell'ente.

Ora il caso passerà alla Corte Disciplinare dell'ente che deciderà se aprire un fascicolo per avviare l'indagine corrispondente nei confronti delle due squadre. La partita tra il Perù e la Colombia si è grata nell'ultimo turno del girone sudamericano di qualificazione per Coppa del Mondo del 2018 in Russia e si è conclusa in pareggio (1-1), risultato che ha permesso la qualificazione diretta alla Colombia e spedito ai play-off contro la Nuova Zelanda il team di Ricardo Gareca. Il clima intorno alla vicenda è incandescente fin dal giorno dopo le gare e non si concluderà presto.

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