Cile-Colombia, una semifinale infinta: il tornado si abbatte sulla Copa America

Per conoscere il nome della seconda finalista della Copa America del Centenario l'attesa è stata ardua. La gara tra Cile e Colombia è stata sospesa alla fine del primo tempo ed è ripresa soltanto dopo due ore e mezza a causa di un tornado che si è abbattuto sul Soldier Field di Chicago. La tempesta era prevista ma dopo l'inizio della gara sembrava che la possibilità di non giocare in maniera tranquilla fosse stata scongiurata. Purtroppo le due compagini sono riuscite a portare a termine solo i primi 45 minuti. Durante l'intervallo è arrivata la perturbazione e l'arbitro, insieme agli organizzatori, prima ha deciso di sospendere per 30 minuti e successivamente per due ore. L'organizzazione ha preferito far rimanere i giocatori negli spogliatoi e ha avvisato gli spettatori mettendoli a conoscenza della situazione e permettendo loro di ripararsi. "La sicurezza degli atleti e dei tifosi è la nostra priorità".

Le forti piogge, accompagnate da raffiche di vento a 170 km/h, hanno costretto il pubblico a rifugiarsi nei vari ingressi dello stadio con la speranza di poter vedere nuovamente i proprio idoli in campo. Una situazione alquanto spiacevole che forse avrebbe dovuto prevedere una soluzione più repentina. Le due ore limite per la decisione finale sono state lunghissime per i tifosi, che si sono riparati nei locali dell'accogliente stadio di Chicago, e per i calciatori, fermi negli spogliatoi.

Dopo quasi tre ore di attesa è arrivata la comunicazione: tutti in campo di nuovo grazie al lavoro degli inservienti che hanno aspirato l'acqua dal terreno di gioco. In questa condizioni si deciderà il rivale dell'Argentina, che ha vinto ieri contro gli Stati Uniti. Nonostante il doppio vantaggio del Cile nella prima frazione, siamo davvero certi che sia il miglior modo per scegliere la seconda semifinalista di una competizione così importante? Quale sarà la tenuta del campo? In che modo i calciatori rientreranno in campo dopo tanto tempo fermi negli spogliatoi?

Bisogna fare comunque i complimenti ai vertici dell'evento che hanno preferito badare all'incolumità dei giocatori e degli spettatori e hanno fatto una scelta netta portando per le lunghe la gara ma non mettendo a repentaglio la sicurezza delle persone accorse allo stadio. Dopo le sviste sugli inni nazionali arriva una prova di maturità degli americani, veri maestri nell'organizzare eventi.