Chiesa, sogno proibito (per ora) del Napoli: la proposta indecente di mercato
Federico Chiesa ha 19 anni (20 li compirà a ottobre dell'anno prossimo) è figlio di papà Enrico (l'ex bomber della Serie A) ma di ruolo non è un attaccante: calcia di destro, fa l'esterno destro a centrocampo, può giocare da ala sulla stessa corsia oppure essere dirottato su quella mancina. Il Napoli lo avrebbe strappato volentieri alla Fiorentina già nell'estate scorsa ma il ragazzo – che in Viola vuol restare per assicurarsi un percorso di crescita graduale, meno traumatico e soprattutto scandito dalla possibilità di giocare con continuità – non s'è lasciato ammaliare né dai milioni che gli venivano offerti né dalla musichetta della Champions che è un po' come la melodia del pifferaio magico.
La proposta indecente di De Laurentiis. Il club mai l'avrebbe ceduto: dopo aver affrontato l'ennesima estate di addii eccellenti con tanto di polemiche (l'ultimo in ordine di tempo è stato Kalinic) i Della Valle non avevano alcuna intenzione di lasciar partire quel talento da coccolare e affidare alle cure di Pioli perché ne facesse il futuro della squadra. E così è stato anche di fronte alla ‘proposta indecente' che il club azzurro – come rilanciato anche dalla Gazzetta – avrebbe fatto nell'estate scorsa ai toscani per regalare a Sarri il ‘nuovo Callejon': 40 milioni di euro per il cartellino del calciatore che in seguito rinnoverà il contratto fino al 2022, stipendio da 2.5 milioni a stagione per il giocatore.
Chiesa (in primis) e la Fiorentina non sono caduti in tentazione, a fare la differenza è stata sicuramente la volontà del ragazzo che proverà a portare i Viola in Europa League e rimanderà ogni scelta (ragionate) alla fine del campionato quando lo score attuale sarà più ricco. Finora ha giocato 14 gare, segnato 4 gol e servito 3 assist per un totale di 1150 minuti. Cifre destinate a crescere e a migliorare.