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Chiellini: “Cristiano Ronaldo è come Bolt e Federer”

Il capitano della Juventus in un’intervista ha parlato anche di Cristiano Ronaldo e lo ha paragonato a due dei più grandi sportivi di tutti i tempi, il velocista giamaicano Usain Bolt e il tennista svizzero Roger Federer: “Avere vicino Ronaldo è interessante. È di quelli come Bolt e Federer, da lui si può solo imparare”.
A cura di Alessio Morra
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Giorgio Chiellini è diventato il capitano della Juventus dopo l’addio di Buffon un’eredità pesante, che però il difensore livornese ha preso con grande facilità. D’altronde sono tanti anni che ‘Chiello’ difende i colori bianconeri e sa benissimo cosa significa essere un calciatore della Juve. Il quotidiano ‘La Stampa’ lo ha intervistato, il trentaquattrenne ha parlato anche di Cristiano Ronaldo.

CR7 come Bolt e Federer

Quando si fa l’elenco degli atleti più forti di sempre e di quello contemporanei si fanno sempre i nomi di Usain Bolt, fenomenale velocista giamaicano, e di Roger Federer, pluridecorato tennista vincitore di 20 prove del Grande Slam. Chiellini ha paragonato il portoghese a questi due campionissimi il compagno di squadra Cristiano Ronaldo:

Leader si diventa, io sono curioso, sono un buon osservatore e imparo. Avere vicino Ronaldo, per esempio, è interessante. È di quelli come Bolt, Federer: conoscere le abitudini di chi ha una marcia in più serve. Non per imitare, per allargare il punto di vista.

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Lloris la depressione post Mondiale e gli juventini del 2006

Nei giorni scorsi il portiere del Tottenham Hugo Lloris ha dichiarato che dopo aver vinto il Mondiale si è sentito vuoto, senza energie, senza voglia di ripartire. Gli obblighi verso i tifosi, i compagni, il paese, i festeggiamenti, lo stress del Mondiale, le grandi tensioni vissute prima, durante e dopo e le grandi aspettative lo hanno svuotato dopo il trionfo. Chiellini ha detto con grande onestà che fu così anche per i campioni del mondo del 2006, quelli che ritrovò in un’estate incredibile:

Lloris il portiere della Francia ha detto che dopo il Mondiale vinto ha avuto mesi difficili perché non trovava nuove forze o motivazioni credo che in nazionale sia così, l’ho visto sugli juventini che avevano vinto nel 2006 , erano stralunati. Con il club è diverso, alla Juve una vittoria è soprattutto sollievo: “Questa è andata”…."

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